Giovanni Battista Pergolesi, uno dei più apprezzati compositori della prima metà del Settecento, nacque a Jesi il 4 gennaio del 1710. In occasione del terzo centenario della nascita, la Fondazione Pergolesi Spontini ha promosso una serie di appuntamenti scientifici e musicali di grande interesse (se ne può scorrere l’elenco all’indirizzo web www.fondazionepergolesispontini.com), che si dipanerà fino alla fine dell’anno prossimo e che ha avuto un avvio prestigioso nel convegno internazionale di studi «Sopra il gusto moderno»: civiltà musicale a Napoli nell’età di Pergolesi, tenutosi appunto a Napoli dal 28 al 31 gennaio.
La scelta della sede non è casuale: a Napoli Pergolesi svolse il proprio percorso formativo come allievo di uno dei quattro antichi conservatori, e a Napoli egli colse i maggiori successi prima che la morte prematura (a Pozzuoli, nel 1736) concludesse la sua parabola creativa e dischiudesse un rapido processo di mitizzazione, così da rendere celeberrimo il nome del maestro marchigiano in tutte le capitali musicali europee. Organizzato in collaborazione con il Centro di Musica Antica «Pietà de’ Turchini» e coordinato da Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, l’incontro partenopeo ha visto la partecipazione di un nutrito drappello di studiosi italiani e stranieri, che hanno proposto approfondimenti e nuove acquisizioni su vari aspetti delle composizioni pergolesiane e dei loro contesti produttivi, artistici e culturali; alcune relazioni hanno riguardato inoltre la fortuna del personaggio e della sua opera fino all’Ottocento inoltrato.
Un perfetto pendant ai lavori è stato offerto dal concerto del soprano tedesco Simone Kermes nella suggestiva cornice di Villa Pignatelli, primo appuntamento della stagione concertistica 2010 della Pietà de’ Turchini; la cantante, che ha recentemente inciso un compact disc interamente dedicato ad autori napoletani del XVIII secolo, ha presentato − con l’incontenibile energia e la ‘teatralità’ gestuale ed espressiva che caratterizzano immancabilmente le sue performance − arie di Porpora, Leo, Hasse e, naturalmente, Pergolesi.
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