La lotta per la realizzazione dei sogni è spesso un’impresa al contempo ardua e affascinante ma mai priva di senso. Il desiderio di dare forma e sostanza a un’immagine che ci portiamo dentro, a un progetto a lungo taciuto è spesso l’inizio di una rivoluzione.
L’ho scoperto per caso Il Nuovo Teatro Sanità e la prima cosa su cui si è posato il mio sguardo è stato il nome .
“Sanità” sapevo a cosa si riferisse, il Rione Sanità è uno di quei luoghi in cui ai turisti viene detto “meglio non andare”, marchiato a fuoco dal video dell’uomo ucciso a sangue freddo fuori un bar che ha fatto il giro d’Italia … in pochi ricordano che il Rione Sanità ha dato i natali a Totò ed è stato scenario di film come “L’oro di Napoli”. Ho letto “Teatro” e quell’aggettivo “Nuovo” e ho pensato alla speranza, al potere dell’arte come aggregazione, come restituzione dell’identità dimenticata, ho pensato che in quel nome poteva essere racchiusa una potenzialità e ho deciso di farlo un po’ mio, sostenerlo e condividerlo.
La nascita di questo piccolo teatro è la sfida portata avanti dall’Associazione “sott’ o ponte” insieme ad un gruppo di privati il cui intento è creare uno spazio di incontro e crescita, un luogo d’arte e vita al di fuori delle logiche di schieramento.
Il Nuovo Teatro Sanità è nato in silenzio, ha accolto i ragazzi del rione, li ha coinvolti in attività stimolanti e ha restituito loro la parola spesso taciuta o non ascoltata, questa attenzione alla società, ai bisogni inespressi è il principale punto di forza che caratterizza questo spazio, un luogo aperto ad artisti e compagnie giovani che trovano spesso chiuse le porte dei grandi teatri e talvolta muoiono sommerse dalla disattenzione.
La prima stagione teatrale partirà a settembre con la direzione artistica di Mario Gelardi e di un collettivo fatto da giovani operatori teatrali, sarà una stagione aperta alla condivisione e alla promozione di idee, potenziale incubatrice di desideri e talenti.
Io conosco e credo in questa parte di città che vuole crescere e lottare alla luce del sole. Facciamolo in tanti.