Teatro

Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto

Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto

E’ la trasmissione televisiva che ebbe inizio il 15 novembre 1960  sull’unico canale televisivo della RAI . Come si legge chiaramente nel titolo lo scopo  del programma televisivo era quello di insegnare a leggere e a scrivere agli italiani analfabeti di qualunque sesso ed età.

Ogni sera, dal lunedì al venerdì, andavano in onda  in fascia preserale vere e proprie lezioni tenute dal maestro Alberto Manzi , che con un linguaggio semplice  ma chiarissimo e con i suoi magici gessetti con i quali scriveva e disegnava su una lavagnetta fatta di fogli, insegnava a leggere e scrivere  ad un pubblico numerosissimo ed attento.
Furono realizzate ben 484 puntate fino al 1968, anno in cui la serie poté essere sospesa grazie all'aumento della frequenza alla scuola dell'obbligo.
In quegli anni così vicini alla seconda guerra mondiale, che avevano  stravolto i servizi scolastici  facendo aumentare in Italia in maniera preoccupante il numero degli analfabeti e con l’avvento del boom economico,che rapidamente  trasformò il tessuto sociale del paese, questa trasmissione  e “ Lascia o raddoppia “ di Mike Bongiorno  permisero alla  neonata televisione italiana  di offrire un grande contributo per lo sviluppo sociale della Nazione.

Giusto quindi ricordare a tutti ed in particolare alle nuove generazioni  le gesta del maestro Manzi  con una fiction  dal titolo “ Non è mai troppo tardi “dove la figura del grande maestro è interpretata da Claudio Santamaria  insieme alla brava  Nicole Grimaudo. L’ambientazione temporale però è  antecedente  e copre gli anni dal 1946 al 1960, quando il maestro  prestò la propria preziosa opera  nel Gabelli carcere minorile  Aristide Gabelli di Roma. Manzi deve insegnare a circa 90 ragazzi che hanno fra 9 e 17 anni e 18 di loro sono analfabeti . In questo ambiente molto duro ed ostile, dove già quattro insegnanti prima di Manzi avevano rinunciato, si svolge la straordinaria vicenda umana del maestro, che negli anni successivi, per merito del nuovo mezzo tecnico, diventerà il maestro più famoso d’Italia.

La fiction  in due puntate, prodotta da Angelo Barbagallo per la regia di Giacomo Campiotti, verrà trasmessa domenica 23 e lunedì 24 febbraio prossimo. Su Rai uno ovviamente !