Teatro

Ottavia Piccolo al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia (Mo)

Ottavia Piccolo al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia (Mo)

Oggi, domenica 12 febbraio 2012, ore 21, il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia (Modena) ospiterà L’ARTE DEL DUBBIO, spettacolo tratto dall'omonimo libro di Gianrico Carofiglio. Protagonisti della pièce Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, diretti da Sergio Fantoni.

Come può un bellissimo libro , un manuale per addetti ai lavori, diventare uno spettacolo teatrale? Ciò che ha intrigato di più il regista è stata proprio la struttura aperta del libro, la possibilità di fare spettacolo non con la forma canonica della commedia, personaggi, intreccio, inizio e finale; ma con un racconto articolato in quadri, alle volte rivolgendosi direttamente al pubblico in sala, alle volte affidandosi, per i momenti più spettacolari, allo strumento dell'interrogatorio e alla forma del processo, che e' la forma più antica di teatro che ci sia.

Il processo quindi come ricostruzione collettiva e sociale della realtà della vita, non mezzo di punizione ma catarsi dei dubbi e delle deformazioni della società.

Il regista non nasconde che a  guidare lui e gli attori ha avuto peso anche una briciola di maliziosa volontà, quella di restituire almeno in teatro dignità e valore a una forma di aggregazione sociale senza la quale le società non esisterebbero .

La ricostruzione della realtà  della vita che avviene attraverso il processo e' infatti un momento importante della formazione della nostra opinione collettiva, tanto più che avviene attraverso l'uso libero e spregiudicato della parola.

E proprio qui risiede l'altro motivo di interesse dello spettacolo: la parola, che  e' una cosa certa e univoca ma anche incerta, corruttibile e manipolabile

Da questo uso spregiudicato della parola nasce l'altro elemento spettacolare dell’"Arte del dubbio": una moderna commedia dell'arte dove i giochi di parole delle maschere antiche sono sostituiti dai giochi di parole che si fanno quotidianamente nelle nostre società contemporanee.

Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani sono, in senso proprio e in senso metaforico, gli attori di questo gioco perverso, spericolato, senza rete: dove la struttura narrativa della commedia e' sostituita da una forma teatrale aperta, fatta di colloquio diretto col pubblico e di personaggi che entrano ed escono dai loro ruoli.