“Padri e Figli” di Ivan Turgenev, diventa uno spettacolo corale con 13 giovani attori e un musicista. Il regista Fausto Russo Alesi: "Gli scrittori russi hanno sempre lottato contro il potere che reprime".
Come sempre è la cultura a dare nuovi spunti di riflessione e ad interrogarsi sulla realtà contemporanea, soprattutto nella situazione attuale in cui si trova la Russia.
Il regista e attore Fausto Russo Alesi, tre volte Premio Ubu, porta sul palco Padri e figli, il celebre romanzo di Ivan Turgenev.
Tredici attori, un musicista e il professore Fausto Malcovati, consulente di letteratura russa, sono i protagonisti di uno spettacolo corale che debutta a Modena in prima assoluta, per poi proseguire la tournée in alcune città italiane.
Lo spettacolo si compone di due atti, visibili separatamente oppure in forma di maratona.
Padri e Figli di Ivan Turgenev (1862), uno dei maggiori capolavori della letteratura occidentale, nell’ambizioso adattamento curato da Fausto Malcovati e Fausto Russo Alesi, è un viaggio nella grande Russia conservatrice e patriarcale dei latifondi e dei primi timidi moti liberali, dove il rapporto conflittuale tra tradizione e rinnovamento trova una rappresentazione esemplare.
Ivan Turgenev e il conflitto tra generazioni
Il romanzo di Turgenev è la storia di due amici appena usciti dall’università di Pietroburgo, che vivono in una situazione di totale instabilità e cercano la loro strada: Arkadij Kirsanov, figlio di un proprietario terriero, e Evgenij Bazarov, giovane medico che crede soltanto nelle scienze sperimentali, nichilista, materialista e antitradizionalista.
Ivan Turgenev è stato il primo autore della letteratura russa a sollevare il tema del conflitto tra le generazioni in modo così esplicito. “Aristocrazia, liberalismo, principi… Pensa solo a quante parole straniere e inutili! Per un russo non servono a nulla!”, ecco cosa pensa il giovane nichilista Bazarov della generazione più anziana e del suo modo conservatore di intendere la vita.
Non ci sono verità consolatorie nell'universo di Turgenev: il mondo dei padri come quello dei figli è un mondo lacerato, pieno di contraddizioni insolubili, tormentate ambiguità, inquietudini sotterranee, dove ciascuno è solo con la sua pena segreta.
Padri e figli è l'analisi impietosa del conflitto generazionale che domina la Russia conservatrice e patriarcale dell'Ottocento. Ai padri, aristocratici, idealisti, legati a un mondo elitario e privilegiato, si contrappongono i figli, democratici, materialisti, nichilisti, impegnati a costruire un universo al negativo, che rifiuta i valori e i principi della tradizione: l'importante, dichiarano con arroganza, è cominciare a vivere «senza». Senza illusioni, senza palliativi, senza falsi idoli. Ivan Turgenev è stato il primo autore della letteratura russa a sollevare il tema del conflitto tra le generazioni in modo così esplicito.
Un lavoro teatrale fuori da ogni logica produttiva
Padri e figli è innanzitutto un “progetto” frutto di collaborazione, condivisione e investimento su studio e formazione, che affonda le radici in una ricerca pluriennale, nata nell’ambito del Corso di Alta formazione per attori del Centro Teatrale Santacristina; il lavoro di approfondimento e traduzione del testo è iniziato nel 2016 con il contributo del professore Fausto Malcovati: di fatto è un lavoro teatrale nato fuori da ogni logica produttiva e sviluppatosi con costruzione e tempistiche più libere.
Scrive Fausto Russo Alesi "[...] In quel luogo meraviglioso (il Centro Teatrale Santacristina) in cui il tempo magicamente si dilata, un luogo che mi lega alla figura straordinaria di Luca Ronconi che lo ha creato, un vero padre del teatro, mi sono voluto porre la domanda: “quale è l’eredità dei padri e quale è il futuro dei figli?”.
Questa, secondo il regista, è la domanda portante del romanzo di Turgenev, ed è ciò che ha guidato il suo lavoro.
Continua Russo Alesi: “[...] portare in scena oggi questo romanzo, significa interrogarsi ancora sull' "uomo" e sulla crisi di un'epoca, sulla libertà e sull'eterno e difficile confronto tra le generazioni, tra le classi sociali e con il potere. I duelli, le barriere e gli scontri ideologici che Turgenev ci racconta, sembrano far risuonare tutti i fallimenti storici e le contraddizioni umane, quelle domande universali necessarie alle sfide del nostro tempo”.
Padri e Figli è un romanzo universale, uno scontro tra due generazioni da cui nessuno uscirà vincitore, uno spettacolo corale affidato alla vitalità di tredici giovani attori di talento, di potente attualità, in grado di dialogare con il contemporaneo con forza e sensibilità.
“L’importante è sapere chi sei e verso dove vuoi andare”: questo ci dice Turgenev. E io credo proprio che sia vero, anche se tutto questo è inutile senza ricostruzione sociale, senza democrazia, senza cultura, senza un ascolto profondo e rispettoso per l’amore e per la vita" conclude Russo Alesi.