Teatro

Paolo Rossi alle Muse

Paolo Rossi alle Muse

Il celebre attore interpreta Molière ad Ancona da giovedì 25 a domenica 28 in un continuo gioco di rimandi tra oggi e il passato grazie alla manipolazione della Recita a Versailles operata dallo stesso protagonista con il regista Giampiero Solari e con Stefano Massini.

Da giovedì 25 a domenica 28 febbraio al Teatro delle Muse di Ancona arriva lo spettacolo Molière: la recita di Versailles di Paolo Rossi e Giampiero Solari, su canovaccio di Stefano Massini, con Paolo Rossi e un nutrito cast; la regia è di Giampiero Solari, le canzoni originali di Gianmaria Testa eseguite dal vivo dai Virtuosi del Carso, scene e costumi Elisabetta Gabbioneta, luci di Gigi Saccomandi.

La commedia fa interagire la creatività di Stefano Massini, uno degli autori italiani più apprezzati e rappresentati anche all’estero, la verve del capocomico per eccellenza Paolo Rossi e l’esperienza scenica e visiva di Giampiero Solari nella riscrittura dell’Improvvisazione di Versailles, testo creato da Molière nel 1663. In scena si alternano Paolo Rossi nella vesti di Molière e Paolo Rossi capocomico che interpreta sé stesso intento a capitanare la sua compagnia. Il gioco di rimandi e parallelismi è continuo e profondo.

Il rapporto tra l’uomo Molière e le sue opere era strettissimo, proprio come accade in questa nuova commedia che vuol essere un anarchico viaggio nel tempo intessuto da folgoranti estratti da capolavori di Molière per l’occasione tradotti e adattati dal drammaturgo Stefano Massini. In scena però, questi grandi capolavori di Molière non verranno attualizzati, ma vissuti dalla compagnia di oggi in un continuo gioco di specchi temporali con quella di fine Seicento.

Nell’Improvvisazione di Versailles Molière metteva in scena sé stesso con l’intento di fondare la nuova commedia di carattere e di costume. La continua ricerca di una nuova cifra stilistica che rendeva ogni spettacolo di Molière un manifesto per una recitazione più naturalistica e al passo con i tempi, ci porta direttamente ai nostri giorni, come recita un passo dello spettacolo «Oggi recitano tutti, i commercialisti, i dottori, i politici. Quelli che recitano peggio sono gli attori, se continuano a recitare alle vecchia maniera».

Paolo Rossi e Giampiero Solari teorizzano la coesistenza sul palco dell’attore, colui che conosce il mestiere, dei personaggi che evoca e interpreta, e della persona stessa: una compresenza scenica che permetterà un’improvvisazione rigorosa, agita da una compagnia di grande esperienza e professionalità che renderà ogni sera lo spettacolo veramente nuovo.

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