Torna in scena una nuova tappa di Quadrat, percorso di ricerca di PiM Spazio Scenico di Milano, che dal 12 al 17 aprile propone un curioso viaggio tra musica, parola e danza. Una nuova versione, per la regia di Massimo Bologna, uno spettacolo cheprende le mosse da un accurato progetto musicale di Nicola Arata e mette in dialogo la parola recitata da Simone Ricciardi, la danza di Stefania Trivellin e le note di Fabio Dotti, Luca Pissavini, Enzo Orlandi e Mattia Manconi.
I costumi e il trucco sono di Monica Liguoro e le luci Edoardo Favetti. Punto di partenza per la parola è Edipo re di Sofocle, emblema della solitudine di un uomo che indaga, si pone delle domande e procede con coraggio alla ricerca della verità.
Punto di partenza per la creazione musicale è il principio jazzistico di studio e variazione, capace di tessere una brillante improvvisazione che si apre dai musicisti verso gli attori. Punto di partenza per la danza è la reazione del sentire del corpo di fronte agli stimoli provenienti dalla musica e dalla parola in relazione con lo spazio.Ogni sera questi ingredienti, che seguono una partitura ben precisa, si incontrano in maniera differente, secondo l’idea di un’opera in continuo divenire.
Concepito come un contenitore aperto al divenire, Quadrat è una lotta costante tra l’impossibilità di esprimersi e la necessità di farlo, incarnata dalla figura di Edipo che, come spiega Simone Ricciardi, autore anche della drammaturgia, “esprime una tragedia che si palesa a poco a poco, man mano che le voci si aggiungono l’una all’altra, dialogando come una sinfonia e ricomponendo un puzzle che rivela l’inimmaginabile colpa del protagonista”.
I musicisti stanno ai vertici di un ipotetico quadrato, al centro l’attore e la danzatrice, le quattro voci strumentali si intrecciano con la voce di Edipo e l'attore diventa un musicista di prima fila, col suo movimento spazializza i suoni; gli strumenti diventano personaggi co-protagonisti riportando la parola al puro suono. In questo modo la parola si incontra con il suono e si sondano nuove frontiere del significato grazie alle atmosfere emotive che nascono di volta in volta, secondo un criterio di espressione che si avvicina a quello dello jazz.
La danza interagisce, e come suono fatto movimento ridefinisce lo spazio e l’equilibrio delle forze in campo creando un dialogo che va oltre le parole ma chiama in campo il sentire più intenso fatto di energie sotterranee, sguardi, percezioni, armonie, tensioni.
QUANDO E DOVE:
12 – 17 aprile 2007 ore 21 – riposo sabato 14 aprile
Per informazioni:
PIM Spazio Scenico, via Tertulliano 68 Milano – Fermata MM3 Lodi – Bus 90/91 – Tram 16tel.02.55196240 – info@pimspazioscenico.it - www.pimspazioscenico.
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