Dopo 60 anni la famiglia Mesturino cede all’impresario romano Fabrizio Di Fiore le sale torinesi Alfieri e Gioiello, mantenendo proprietà e gestione del Teatro Erba
Lo scorso 19 settembre Torino Spettacoli, la società che gestisce da anni i Teatri torinesi Aflieri, Gioiello e Erba, ha presentato i cartelloni teatrali 2022/2023: stagioni molto attese, non solo perché le prime senza restrizioni anti-Covid, ma soprattutto per l’importante passaggio di testimone tra Torino Spettacoli e Fabrizio Di Fiore Entertainment.
Dopo 60 anni, infatti, la famiglia Mesturino cede i teatri Alfieri e Gioiello all’impresa romana, continuando però ad abitare il Teatro Erba, “salotto torinese sulle rive del Po”.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Un graduale passaggio di consegne
La notizia del cambio di proprietà per i due teatri torinesi era già nell’aria da qualche mese, in particolare tra gli “addetti ai lavori”; tuttavia, per il pubblico di Torino Spettacoli, l’annuncio di Irene Mesturino sul palco del Teatro Alfieri è arrivato inaspettato e non sono mancati momenti di commozione, soprattutto nel ricordare i traguardi raggiunti grazie alla passione di Giuseppe e Germana Erba.
“Ho ricevuto una dozzina di proposte”, rivela a Teatro.it l’architetto Gian Mesturino, “e quella di Fabrizio Di Fiore mi è sembrata la più adatta per portare avanti, rinnovandola, la tradizione di Torino Spettacoli”.
La stagione 2022/2023 dei teatri Alfieri e Gioiello è il risultato della collaborazione congiunta tra Torino Spettacoli e FDF Entertainment, sotto la direzione artistica del coreografo e regista Luciano Cannito; “il passaggio di consegne avverrà gradualmente nell’arco delle prossime tre stagioni teatrali”, precisa Mesturino.
Alfieri e Gioiello guardano al futuro
Le stagioni dei teatri Alfieri e Gioiello si aprono entrambe nel mese di novembre con gli intramontabili gialli di Agatha Christie, portati in scena dalla Compagnia Torino Spettacoli: Un caffè nero per Poirot e L’ospite inatteso.
Il cartellone del “Fiore all’occhiello”, ideato negli anni Settanta da Giuseppe Erba, prosegue a dicembre con il recupero di uno spettacolo posticipato a causa della pandemia: Scusa, sono in riunione, ti posso richiamare?, con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta; segue il ritorno di Sette spose per sette fratelli, produzione FDF Entertainment, al secondo anno di tour, con protagonisti Baz e Diana Del Bufalo; quest’anno ritorna all’Alfieri anche la tradizionale ospitalità natalizia, con Katia Ricciarelli, diretta da Claudio Insegno nella commedia Riunione di famiglia; mentre, a febbraio, Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi sono i protagonisti di Il padre della sposa.
Molti sono i ritorni “a grande richiesta” nella sala di piazza Solferino: la Compagnia della Rancia con l’intramontabile Grease; il Casanova firmato da Red Canzian; la commedia con musiche Stanno sparando sulla nostra canzone, con Veronica Pivetti; il “re del trasformismo”, Arturo Brachetti, con il suo spettacolo Solo.
A dicembre, il Teatro Gioiello accoglie Margherita Fumero nella nuova commedia Sherlock Holmes e il mistero di Lady Margaret; per le festività natalizie torna il giallo comico interattivo Forbici follia, subito seguito dalla commedia A spasso con Daisy, protagonista un’iconica Milena Vukotic.
Il Teatro Erba nel segno della tradizione
Il cartellone unico “Una sera all’Erba” unisce la tradizione di Grande Prosa e Piemonte in scena, con il ritorno per le festività natalizie di Finestre sul Po, l’omaggio a Giorgio Molino, diretto e interpretato da Piero Nuti con la Compagnia Torino Spettacoli; e prove d’attore, come quella di Giorgio Lupano in La vita al contrario, adattamento teatrale di Il curioso caso di Benjamin Button, e molti altri...
Non ci resta che augurare alla nuova direzione un grande in bocca al lupo, o meglio ancora in gergo teatrale 'tanta merda', per questa loro nuova avventura artistica e imprenditoriale.