L'economista della cultura Pier Francesco Pinelli guiderà Il Teatro di Roma-Teatro Nazionale per il prossimo triennio. Obiettivo trasversalità, comunanza di saperi e valore artistico.
Mercoledì 18 novembre il Consiglio d’Amministrazione del Teatro di Roma - Teatro Nazionale ha votato a maggioranza per la nomina di Pier Francesco Pinelli a Direttore dello Stabile per il prossimo triennio, con il voto contrario del rappresentante Mibact.
A seguito della Manifestazione pubblica di carattere non vincolante espressa lo scorso 20 luglio, la valutazione dei candidati è stata affidata a una Commissione esterna, nominata dal Consiglio di Amministrazione, che ha proceduto, sulla base dei requisiti richiesti dalla manifestazione di interesse, a una prima selezione delle domande pervenute, giungendo a individuare una rosa di tre professionisti idonei (ridottisi a due, dopo il ritiro preventivo di uno dei candidati), in possesso delle comprovate richieste competenze, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione.
Le altre candidature erano state presentate da Luca De Fusco (regista teatrale, già direttore artistico del Napoli Teatro Festival, del Teatro Stabile di Napoli e del Teatro Stabile del Veneto) e Anna Cremonini (attuale direttore artistico di Torinodanza Festival). La nomina, a seguito dell’esame dei CV, del progetto culturale presentato dai candidati e dal colloquio in remoto svoltosi in occasione della seduta del Consiglio di Amministrazione, si è orientata, infine, sulla candidatura di Pinelli. Essa è stata valutata come una proposta prestigiosa e di rilevante esperienza gestionale nella direzione di imprese culturali pubbliche e private.
Un manager della cultura per il Teatro di Roma
Manager ed esperto di economia della cultura, Pinelli, romano, cinquantasette anni, già Commissario straordinario e Consigliere Delegato dell'INDA - Fondazione Istituto Nazionale Dramma Antico (dal 2016 al 2018), ha ricoperto incarichi dirigenziali in importanti istituzioni culturali e dello spettacolo nonché gestito come Commissario il più grande programma di ristrutturazione e rilancio delle Fondazioni Lirico Sinfoniche ideato dal governo italiano (dal 2013 al 2015), cui hanno avuto accesso 10 teatri tra cui l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, il Teatro Massimo di Palermo e il Maggio Fiorentino per un totale di circa 350 milioni di euro di ricavi e 3000 addetti.
La scelta del nuovo Direttore si colloca in coerenza con la visione programmatica del Teatro di Roma. Il profilo professionale del neo-direttore si è dimostrato idoneo alla volontà dell’Istituzione di dotarsi di una figura dalla pluriennale esperienza manageriale, in grado di rafforzare la struttura e valorizzarne le complessità e conferire maggiore impulso e visione strategica al progetto del Teatro di Roma, ancor più in questo momento condizionato dall’emergenza pandemica.
Il Consiglio di Amministrazione, nella persona del Presidente Emanuele Bevilacqua ha sottolineato: "Quelli che stiamo vivendo sono tempi di particolare difficoltà per i teatri, che bisogna riuscire a interpretare, per poter prendere le decisioni più opportune. Siamo convinti che questo momento richieda una figura come quella di Pinelli. La nostra storia di Teatro pubblico ci ha insegnato in molteplici occasioni che il valore fondamentale della creatività artistica si rafforza se viene accompagnato dalla condivisione di saperi diversi al servizio di una causa comune. Trasversalità, incontro di mondi, stratificazione delle conoscenze e delle competenze. Queste sono le idee che ci hanno guidato nella scelta della persona più adatta a fare fronte a questo momento"