Teatro

Pnuema Dance Theater: apre Mauro de Candia

Pnuema Dance Theater: apre Mauro de Candia

Mauro de Candia, enfant (una volta) prodige (ancora) della danza italiana, aprirà la stagione 2006/07 della PNUEMA DANCE THEATER. La pièce di apertura è una nuova creazione dal titolo “La Stanza dei Fanciulli”, sulle musiche di Johann Sebastian Bach. De Candia, grandissimo ballerino e poliedrico artista, cura anche scenografia, luci e costumi. Con lui in scena, Hsin-I Huang, sua compagna ad Hannover. L’esordio è previsto il 20 novembre a Barletta, in occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La pièce rientra in un più ampio progetto chiamato “Bimbi Oggi. Grandi Domani”. Ad anticipare la creazione, una conferenza stampa con la partecipazione di personalità istituzionali e personaggi legati al mondo infantile. La Stanza dei Fanciulli gode anche del supporto dell’Unicef. Con “La stanza dei fanciulli” Mauro de Candia apre una finestra sul mondo fragile e delicato dell’infanzia. Leggera e grave allo stesso tempo, la pièce scruta questo mondo segnato dal sogno, i mutamenti e soprattutto i tumulti dell’animo. Il coreografo affronta il tema assai delicato dell’irrequietezza esistenziale che si prova nell’età dell’adolescenza. Sono gli enfants terribles che si stuzzicano con mille schermaglie, provocazioni e dispetti. Adolescenti calati in storie adulte con meccanismi di pensiero bambini; corpi avvolti dall’indecisione dell’insicurezza del passaggio, corpi alla ricerca di un rapporto con l’altro, l’altro sesso, l’altro se stesso, con un sorta d’ingenuità deflagrante. Cosí si parla dell’adolescenza, età beata ed eterna che sembra non finire mai, nella spensieratezza di tempeste ormonali e gusto del proibito disseminati in una licenziosa camera da letto che per i due ragazzi è teatro e tempio, rifugio e prigione. Progressivamente, non è più il disegno infantile ad interessare bensì l’essenza stessa della fanciullezza, nei suoi diversi aspetti: l’innocenza presunta, la dimensione ludica liberatoria, gli aspetti inquietanti dell’identità infantile. Da segnare in agenda: assolutamente imperdibile. Per altre info: www.arteeballetto.it