Teatro

Pordenone rende omaggio alla prima donna 'Arlecchino'

Pordenone rende omaggio alla prima donna 'Arlecchino'

A Pordenone e dintorni è in corso la ventesima edizione del festival dedicato alla celebre Maschera della Commedia dell'Arte. Claudia Contin Arlecchino presenta una propria quadrilogia a tema.

Pordenone rende omaggio alla celebre Maschera della Commedia dell’Arte, attraverso una sua interprete d’elezione, nel corso del XX Festival “Arlecchino Errante”. L’edizione 2016, recante il sottotitolo Quelli che amano hanno sempre vent’anni!, si svolge a Pordenone e città limitrofe fino al 1° ottobre e comprende quattro differenti sezioni.

Il terzo segmento intitolato “Vita e miracoli di Arlecchino” rende un tributo a Claudia Contin Arlecchino, co-direttore artistico del Festival e nota per essere la prima donna ad aver vestito la casacca a quadri multicolori della Maschera, il cui nome ha ufficialmente aggiunto al proprio.

L’attrice porta in scena al Teatro Verdi una personale quadrilogia a tema: Il monologo di Arlecchino, il 21 settembre, è seguìto nei giorni successivi, da Arlecchino e il suo doppio; Né serva né padrona, con musiche di Luca Fantinutti autore anche della parte grafica; infine Capitan Don Calzerotte e Arlecchin Senza Panza, per la regia e la consulenza artistica di Ferruccio Merisi. Inoltre sul Palco Risciò, itinerante per le vie del centro storico tra il 23 e il 25 settembre, Rasid Nikolic, detto “The Gipsy Marionettist” diverte grandi e piccini con le sue marionette.

Autrice, attrice, regista e artista figurativa, Claudia Contin Arlecchino ha pubblicato numerosi testi teatrali, saggi e ricerche di antropologia teatrale, che sono stati tradotti in varie lingue. Nel 1990 a Pordenone, assieme al regista Ferruccio Merisi, ha fondato la Scuola Sperimentale dell’Attore. Nel 2007 ha fondato il laboratorio d’arte e artigianato “Porto Arlecchino” in collaborazione con il grafico, fotografo e musicista Luca Fantinutti. Nel 2016 a Napoli ha ricevuto un Premio alla Carriera durante il Festival “I viaggi di Capitan Matamoros”.