Serate all’insegna del teatro in tutte le sue varianti ed i suoi generi, quelli che propone il Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello. Dopo il pirotecnico primo giorno, segnato dal ‘Carrello di Tespi’ con su Pietro Pignatelli e le ragazze di Patty Schisa, e dall’intensa interpretazione offerta da Gaia Aprea nella “Giovanna D’Arco” diretta da Luca De Fusco, è andata in scena la farsa scritta interpretata e diretta da Eduardo Tartaglia, “Sveglia e Vinci”, che alla contrada di Montepertuso, insieme ai suoi compagni di scena, Veronica Mazza e Salvatore D’Onofrio, ha regalato divertimento e risate, alle quali il pubblico ha aggiunto calorosi applausi. Dal teatro giardino, la sera di martedì 31, la compagnia Il Teatro dall’Armadio, ovvero il duo composto da Antonello Murgia e Fabio Marceddu ha fatto divertire ma anche pensare con lo spettacolo “Bestie Feroci Revolution”, in cui hit musicali di tutti i tempi e generi sono utilizzate ed eseguite live, in una sorta di ‘blob’ con il quale hanno cantato il loro impegno politico e sociale coinvolgendo il pubblico con una variegata gamma di emozioni. Grande emozione anche per la suggestiva interpretazione offerta da Mariano Rigillo nella serata del 1 agosto, con la lettura drammatizzata del prologo del romanzo “Ferito a Morte” di Raffaele La Capria, per la regia di Claudio Di Palma. Le straordinarie parole dello scrittore napoletano sono state colorate dalla calda voce dell’attore che ha fascinosamente riecheggiato nella valle dove è situato il Teatro del Giardino del Tennis, e con lei il canto della bravissima Yasemin Sannino su musiche del maestro Paolo Vivaldi eseguite dall’autore e da Pisca Amori al violino e Claudia Della Gatta al violoncello. Al suo quinto giorno “il festival ha toccato il suo punto più alto” come dichiara il patron Gerardo D’Andrea, con un divertente gioco di parole: infatti ad accogliere Gigi Savoia e Maria Basile Scarpetta, protagonisti della bellissima commedia “Ditegli sempre di si” è il borgo di Nocelle, il punto più alto del comune di Positano, da dove ha origine quello che è magicamente chiamato “Il sentiero degli Dei”. Per l’occasione lo spettacolo che porta la firma del regista Maurizio Panici è stato rappresentato in una versione essenziale, quasi una ‘mise en espace’, con un supporto quasi nullo di scene e costumi. La bravura degli attori, tra cui ricordiamo un sempre eccellente Massimo Masiello, ha vinto su qualsiasi orpello estetico, convincendo il pubblico divertito dall’irresistibile testo di Eduardo, il cui spirito riecheggiava nella piazzetta del borgo, affacciato su Isca, l’isola appartenuta proprio al grande artista. Il 2 agosto il festival è arrivato, infine, al giro di boa con lo spettacolo “Gomorra” diretto da Mario Gelardi, tratto dal più che famoso romanzo di Roberto Saviano, che conclude dopo circa quattro anni la sua fortunata tournée in giro per il mondo proprio a Positano, unendo, idealmente, l’inferno della violenza criminale con il paradiso della natura. A termine della serata il sindaco di Positano, Michele De Lucia ha letto con commozione il messaggio inviato da Roberto Saviano che recita così: "Dopo sei anni di lavoro e trecento repliche il ciclo dello spettacolo teatrale tratto da GOMORRA termina a Positano Non posso immaginare luogo più bello dove finire un viaggio. In una terra tanto martoriata come la Campania, Positano rappresenta un’oasi in cui mi piacerebbe un giorno poter tornare. Ma adesso c’è lo spettacolo, con i suoi attori, la regia di Mario, ed Ivan, che continua a darmi voce e corpo in scena. Un’emozione che ho potuto assaporare poche volte come spettatore, ma che resta un ricordo prezioso. Insieme siamo testimoni di un impegno teatrale ed umano che ha riscosso successi in tutta Europa. Mi piace immaginare questa come una nuova partenza e non la fine di uno spettacolo."
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