Teatro

Presentata la nuova stagione del 'TeaLtro Bellini'

Presentata la nuova stagione del 'TeaLtro Bellini'

Il “TeaLtro” Bellini presenta la nuova stagione. Tra classici e contemporanei, riletture e cinematografia, tutto è pronto e le aspettative sono alte.

“TeaLtro” è il gioco di lettere che identifica il nuovo programma del teatro Bellini di Napoli. Tutto sembra chiaro già dal titolo, che stuzzica l’attenzione grazie all’ambiguità linguistica e sembra promettere una “rivoluzione” ma di velluto, visto che si parla di tappezzerie teatrali. Ai direttori artistici Daniele e Gabriele Russo non mancano esperienza ed intraprendenza -non potrebbe essere altrimenti, visto che la famiglia Russo, nel 1986, acquistò lo storico teatro, allora abbandonato a sé stesso, salvandolo da una fine che sembrava tanto indecorosa quanto ineluttabile- per riuscire a immaginare un percorso scenico complesso, che riesca a mantenere alto il tasso di interesse per tutta la stagione 2014-2015. Sicuramente, considerando l’affollamento del foyer in occasione della conferenza di presentazione, le aspettative sono alle stelle. Visto, poi, che stiamo parlando di un teatro, ormai, sedimentato anche nei detti popolari -“'O San Carlo p'a grandezza, 'o Bellini p'a bbellezza”- con un palco che “atterrisce e affascina tutti gli attori, obbligandoli a ritornare”, come ha detto Daniele Russo, l’ambizione è creare una base valida per il futuro, facendo tesoro di un’eredità pesante, ed aprendo gli spazi a idee innovative e di valore. Il Bellini vuole proporsi non solo come luogo della rappresentazione ma come centro di scambio culturale, punto di incontro delle sinergie creative e critiche che animano la città. In questo senso, va inteso “Turn over”, ciclo di incontri curati con Interno 5, per riflettere sulle nuove forme di produzione, distribuzione e fruizione.

Quando, a sorpresa, è entrato Alessandro Gassmann, si è subito capito che qualcosa di grosso stesse bollendo in sala. “Stiamo facendo il casting per il riadattamento di Qualcuno volò sul nido del cuculo”, ha spiegato l’attore romano. Rispetto al romanzo originale di Ken Kesey, cui si ispirò Miloš Forman per l’omonimo film del 1975, qui l’azione teatrale è spostata nell’ospedale psichiatrico di Aversa, nel 1982, pochi anni dopo l’introduzione della Legge 180, voluta da Franco Basaglia ed estesa da Bruno Orsini, che riformò l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica. “Per partire bene, abbiamo voluto iniziare con il cinema” ha sottolineato Gabriele Russo. Infatti, ad aprire l’anno, dal 7 al 12 ottobre 2014, ci sarà Goltzius and the Pelican Company, film del 2013 di Peter Greenaway. Un esperimento di distribuzione interessante, considerando che, in Italia, il film non ha trovato adeguati spazi e che il gallese è un maestro riconosciuto nell’ibridare le forme espressive, tra danza, teatro, nuove tecnologie e letteratura.

Sempre sull’incrocio tra cinema e letteratura, dal 18 al 30 novembre 2014, andrà in scena Arancia Meccanica, regia di Gabriele Russo e musiche di Morgan, a cinquant’anni di distanza dalla prima pubblicazione del romanzo distopico di Anthony Burgess e a 40 dall’uscita del film di Stanley Kubrick. Gli amanti della letteratura americana postmodernista, saranno contenti di sapere che, dal 18 al 23 novembre 2014, al Piccolo Bellini, BluTeatro e Teatro Orologio metteranno in scena Verso occidente l’impero dirige il suo corso, racconto isterico di David Foster Wallace, pubblicato nel 1989. I classici non perdono mai la voce, anzi, acquistano sempre più forza, con il passare del tempo. Per questo, non si può fare a meno delle parole beffarde dell’Ispettore generale, dal 3 al 7 dicembre 2014. L’opera satirica, scritta nel 1836 dal maestro del grottesco Nikolaj Gogol, sarà riletta in chiave allucinata, possibilmente anche più dell’originale, grazie alla regia di Damiano Micheletto. Poi, se le vesti dei personaggi classici sono indossate dai maestri contemporanei, il successo dovrebbe essere assicurato, come nel caso de Le voci di dentro, commedia del 1948 di Eduardo De Filippo, regia di Toni Servillo, dal 2 al 18 gennaio 2015.

Insomma, tra riletture dei classici e proposte che strizzano l’occhio alla matrice pop, coinvolgendo giovani promesse e attori di lungo corso, mantenendo una politica di prezzi accessibili, al Bellini è tutto pronto. Bisogna solo aspettare la fine di questa estate piovosa.

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