Teatro

PRESENTATA LA STAGIONE 2010/2011 DEL TEATRO VERDI DI PORDENONE

PRESENTATA LA STAGIONE 2010/2011 DEL TEATRO VERDI DI PORDENONE

La stagione 2010/2011 del Teatro Verdi di Pordenone nasce nel segno del kolossal teatrale “Demoni” di Peter Stein, evento esclusivo in calendario sabato 24 e domenica 25 ottobre, dalle 11 alle 23, spettacolo che apre un programma articolato nella proposta, ricco, coinvolgente e di assoluta qualità.
Non a caso, per quanto riguarda la prosa, per esempio, molti degli spettacoli e dei protagonisti inseriti nel cartellone hanno ricevuto di recente i più importanti premi previsti in Italia per il teatro. E Pordenone, confermandosi approdo per le migliori produzioni in tournée nel nostro Paese, avrà così l’onore di ospitare ancora una volta Alessandro Gassman, attore e regista dell’attualissimo Roman e il suo cucciolo; i sorprendenti Momix con Bothanica, il caleidoscopico Brachetti, ciak si gira! con il grande Arturo nel meglio del suo repertorio, la classe assoluta di Glauco Mauri e Roberto Sturno ne L’inganno di Shaffer; l’irrefrenabile talento di Giuseppe Battiston che con il cantautore Gianmaria Testa presenterà un nuovo importante testo sul tema del lavoro: 18.000 giorni. Per i “classici” due commedie intramontabili: I rusteghi di Carlo Goldoni, per la regia di Gabriele Vacis, con, tra gli altri, Natalino Balasso e il Misantropo di Moliére per la regia di Mario Perrotta.

I sei spettacoli del percorso “Piccole storie della Storia”, attraverso le quali potremo percorrere 150 anni della Storia d'Italia a partire dal 1849,  porteranno al Verdi altri grandi protagonisti del teatro italiano. Marco Baliani proporrà La repubblica di un solo giorno, laboratorio che nel 1849 fu all’origine della nostra Costituzione e Piazza d’Italia di Antonio Tabucchi. Parlerà di Grande Guerra e fascismo un superbo Fabrizio Gifuni in L’ingegner Gadda va alla guerra. La giovane friulana Marta Cuscunà racconterà la figura della staffetta partigiana Ondina Peteani nello spettacolo E’ bello vivere liberi. L’ebreo, una vicenda che trova radici nella promulgazione delle leggi razziali, regalerà al pubblico  una convincente Ornella Muti, mentre Io quella volta lì avevo 25 anni, di Giorgio Gaber, è una personale, dolorosa e sarcastica storia d’Italia a cui darà voce Claudio Bisio.

E, ancora, il musical con il grande “classico” Aggiungi un posto a tavola, di Garinei e Giovannini e il brillantissimo Gianluca Guidi; il singolare La musica dei numeri, con Piergiorgio Odifreddi, mentre la sezione Interazioni, oltre a Gifuni, Cuscunà e Bisio darà spazio a La Festa, della compagnia siciliana Scimone–Sframeli; La stanza del Premio Nobel Harold Pinter, La borto, della compagnia calabrese Scena Verticale, caratterizzata dal forte impegno civile.
 

Sul fronte della musica come sempre, la stagione 2010/2011 del Teatro Verdi di Pordenone sarà aperta dai concerti del cartellone sinfonico: sei, tra il 16 settembre e il 31 ottobre, con l’ Orchestra e Coro del Teatro Verdi di Trieste, sul podio le autorevoli bacchette di Reck, Steinberg, Kovatchev, accanto ai giovani come Sagripanti e solisti straordinari, come Mario Brunello, Lars Vogt, Michail Lifits, Federico Agostini e Anna Tifu.
Altri due appuntamenti costituiscono, poi, due eccezionali “fuori abbonamento” proposti a inizio stagione: la Tokyo Kosei Wind Orchestra, in assoluto l’orchestra di fiati più famosa al mondo (24 settembre) e, per la prima volta in città, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (10 ottobre).

Per quanto riguarda gli altri prestigiosi concerti, in evidenza il ritorno del grande Salvatore Accardo ma anche la prima volta a Pordenone di Gidon Kremer alla guida della Kremerata Baltica, la blasonata Mozarteum Salzburg Orchester diretta da Ivor Bolton e, tra repertorio leggero e pop, lo show degli Oblivion e il loro travolgente “quasi cabaret musicale”, (oltre 700 mila visualizzazioni su You Tube!). E poi il ritorno della travolgente Orchestra di Piazza Vittorio con una splendida rivisitazione del Flauto Magico mozartiano in chiave etnica, i Virtuosi Italiani guidati da Federico Mondelci nel sensuale Astor Piazzolla Tango Suite. Due gli appuntamenti cameristici, entrambi con il pianoforte protagonista: il recital di Alexander Lonquich, cultore del classicismo viennese; il quintetto con Andrea Lucchesini ed il Quartetto di Cremona con un’inedita versione cameristica del Concerto n.4 di Beethoven, che a Pordenone viene eseguita per la prima volta.

Per la lirica la stagione pordenonese ospiterà lo spettacolo che aprirà il programma del Teatro Verdi di Trieste, l’immortale Traviata, in doppia replica, con un ricco allestimento del Teatro Comunale di Bologna; e il curioso abbinamento di due atti unici: il titolo più buffo del celebre Trittico di Giacomo Puccini, Gianni Schicchi e il capolavoro di Giancarlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto, La Medium.

L’attesissima stagione del balletto andrà da Divino Tango, presentato da una compagnia argentina di grande prestigio, Pasiones Company al Balletto di Roma con Otello in una ricca e suggestiva coreografia di Fabrizio Monteverde; fino al Don Chisciotte del Teatro Nazionale della Georgia