La sesta stagione del Centro Culturale Il Funaro di Pistoia inizierà mercoledì 24 settembre con Obludarium, lo spettacolo culto della Compagnia praghese Fratelli Forman. Il tema dominante che farà da filo conduttore per l’intera nuova stagione è: la Diversità è un limite o una risorsa? In questa ottica e per provare a rispondere a questa domanda, per cinque giorni, lo Chapiteau verrà allestito sulla splendida Piazza del Duomo per evocare nel pubblico un’atmosfera da circo di inizio secolo con marionette, talvolta giganti, sirene, cavalli, ballerine, ombre, clown sonnolenti e pupazzi. Il secondo spettacolo in scena il 20 e 21 novembre The valley of astonishment, firmato da Peter Brook e Marie-Hélène Estienne, con Kathryn Hunter, Marcello Magni, Jared McNeill è una novità per l’Italia . Questo nuovo gioco mozzafiato, firmato da uno dei più grandi maestri del nostro tempo, esplora l'affascinante esperienza di persone al limite tra la genialità e il disagio. Un viaggio nei misteri e nelle meraviglie del cervello umano, ispirato da anni di ricerca neurologica, da storie vere e dal poema epico-mistico di Farid Al-Din Attar .
Si prosegue l’11 e il 12 dicembre con Jessica and me, di e con Cristiana Morganti, una produzione de Il Funaro con Fondazione I Teatri – Reggio Emilia. In questo suo nuovo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta a un momento importante del suo percorso, si ferma a riflettere sul rapporto con il proprio corpo e con la danza.
Il 2015 si apre ancora con una produzione del Funaro: il 23 e 24 gennaio debutto assoluto per La sposa paracadute, di Francesca Giaconi, con Arianna Marano ed Eleonora Spezi. Alla base della messa in scena, frutto di una residenza artistica al Funaro, la storia che accomuna le donne italiane del secondo dopoguerra, fatta di ombre, ricordi, abitudini quotidiane, risate, lettere, che ha il suo epicentro in un grande abito da sposa. Segue, a febbraio quasi un mese dedicato ad una compagnia la cui “diversità” si esprime a partire dalla scelta di privilegiare le case come luogo performativo: l’italo australiana Iraa Theatre di Cuocolo/Bosetti. Tre gli spettacoli, di cui uno a seguito di una residenza creativa: Serata Dickinson il 7 febbraio, l’intramontabile The secret room, dall’11 al 15 e Autoritratto come un altro, in anteprima nazionale il 27 e 28, a seguito della creazione che avverrà nel frattempo al Funaro. Il 20 e 21 marzo in prima nazionale arriva The Table, dell’innovativa compagnia inglese di teatro di figura Blind Summit. Fondata da Mark Down e Nick Barnes ( i due hanno firmato anche una parte della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012) curata da Danny Boyle con i loro pupazzi giganti, animati da un cast di 50 burattinai, la compagnia reinventa la tradizione Bunraku, lo storico teatro dei burattini giapponese, per il pubblico occidentale contemporaneo. The Table è un pluripremiato spettacolo di fama internazionale che vede protagonista un burattino-filosofo che, distrazioni permettendo, racconta la sua versione su Dio e Mosé, tramutandosi istantaneamente nel "pezzo di cartone" più divertente mai incontrato prima. . Il 12 giugno andrà in scena Laura Marinoni, diretta da Cristina Pezzoli, in L’amore ai tempi del colera, reading musicale ispirato al romanzo di Gabriel García Márquez.
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