"Fluidi feretri", questo il titolo di una appassionata predica che il sociologo Alessandro Dal Lago ha scritto sul tema dell’emigrazione, sul destino delle migliaia di persone che da ogni latitudine del globo prendono la via del mare su carrette e imbarcazioni di fortuna per cercare una vita migliore per sé e le proprie famiglie, incontrando troppo spesso una sorte atroce.
La predica è stata commissionata a Dal Lago dal Napoli Teatro Festival Italia, sarà letta nel corso della rassegna che si terrà nella città partenopea dal 6 al 29 giugno prossimi e verrà presentata in anteprima giovedì 29 maggio alla Feltrinelli di via XX Settembre a Genova. L’opera di Dal Lago si inserisce nel progetto "Assedio delle ceneri – Prediche del nuovo millennio", che ha coinvolto dieci intellettuali italiani di primo piano nella scrittura di opere che richiamassero l’oratoria di Giacomo Lubrano, famoso predicatore gesuita del 1600.
"Fluidi feretri", predica nella quale il rimando a drammatici fatti di cronaca si unisce ad un vibrante richiamo alla coscienza civile dell’Occidente, verrà presentata nel corso di una conversazione con Alberto Abruzzese, noto sociologo della comunicazione, docente all’Università IULM di Milano.
Alessandro Dal Lago, professore straordinario di Sociologia dei processi culturali presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell' Università di Genova, da molti anni ha dedicato la sua ricerca ai temi della costituzione del nemico nella società contemporanea, delle migrazioni internazionali e del conflitto nelle metropoli.
L’incontro di giovedì 29 maggio a laFeltrinelli avrà inizio alle ore 18, sarà moderato da Dario Sereni, e fa parte del ciclo itinerante PreTesti. Conversazioni d’attesa del Napoli Teatro Festival Italia.
Durante la stessa giornata, a Salerno, ci sarà un altro convegno dal titolo "Se nulla accade - Conversazione sui "senza luogo".
Il tema doloroso dell’emigrazione, letta come sentimento di una colossale dimenticanza, ma anche dispersione ed esilio, come origine dello spaesamento derivante dal non possedere più alcun luogo.
Di questa attualissima condizione converseranno mercoledì 29 maggio, presso laFeltrinelli Librerie di corso Vittorio Emanuele I, due fra i più interessanti autori teatrali e letterari italiani contemporanei, Roberto Andò e Diego De Silva, che condurranno il pubblico attraverso un percorso fatto anche di citazioni e di rimandi letterari e visivi. L’occasione è fornita dallo spettacolo "Proprio come se nulla fosse avvenuto", che Andò ha scritto e metterà in scena per il Napoli Teatro Festival Italia che avrà luogo dal 6 al 29 giugno 2008.
"Proprio come se nulla fosse avvenuto", che debutterà alla Darsena Acton di Napoli, si basa su scritti, fra gli altri, di Anna Maria Ortese (da cui deriva il titolo), Raffaele Viviani e, appunto, Diego De Silva. L’azione, nello spettacolo, è un unico paesaggio o installazione suddiviso in tre stazioni dotate di un universo sonoro particolare: il pubblico accederà di volta in volta a ciascun paesaggio seguendo un disegno obbligato. I protagonisti dell’azione sono uomini e donne in fuga, sul punto d’imbarcarsi per un viaggio di sola andata.
Roberto Andò, regista teatrale e cinematografico, già assistente alla regia di Rosi, Fellini, Cimino e Coppola, dai primi anni Ottanta ha sviluppato un’intesa e multiforme attività, che lo ha visto impegnato anche nell’opera lirica. Nel lungometraggio esordisce nel 2000 con Il manoscritto del Principe, cui seguono Sotto falso nome (2004) e Viaggio segreto (2006). Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo: Diario senza date o della delazione.
Diego De Silva, scrittore e sceneggiatore, si è dedicato completamente alla scrittura (abbandonando la professione di avvocato penalista) a partire dal 2001, dopo il successo ottenuto col suo secondo romanzo Certi bambini, vincitore del Premio Selezione Campiello. Fra gli altri romanzi si ricordano: La donna di scorta (1999), Voglio guardare (2002), Da un’altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007).
L’incontro con Andò e De Silva, coordinato da Daniele Pitteri, avrà inizio alle ore 18.
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