Teatro

Prima nazionale 'di lusso' per il Teatro Comunale di Pietrasanta

Prima nazionale 'di lusso' per il Teatro Comunale di Pietrasanta

Nuova messa in scena de "La tempesta-il Sogno di Prospero" di Shakespeare

Si apre sabato 14 novembre con una prima nazionale la stagione di prosa del Teatro Comunale di Pietrasanta, la prima firmata dal nuovo direttore artistico Massimiliano Simoni. Ad inaugurare la stagione 2015/2016, promossa e organizzata da Fondazione Versiliana e Comune di Pietrasanta, sarà La Tempesta – il Sogno di Prospero, nuovo allestimento dell’opera più misteriosa di Shakespeare nell’adattamento e regia di Daniele Salvo, con Giorgio Albertazzi nel ruolo del protagonista Prospero.

Nuove scene, nuovi costumi, nuovo cast e soprattutto una nuova lettura che Daniele Salvo, regista giovane ma già di lunga esperienza, allievo di Luca Ronconi, ha rielaborato curando anche traduzione e adattamento. Al fianco di Giorgio Albertazzi, 92 anni e la forza di un guerriero, saranno impegnati nella mise en scene prodotta dal Teatro Ghione, Melania Giglio (Ariel), Selene Gandini (Miranda), Federigo Ceci (Caliban/Antonio), Marco Imparato (Ferdinando), Massimiliano Giovanetti (Gonzalo), Mario Scerbo (Alonso), Simone Ciampi (Sebastiano), Francesca Annunziata (Capitano/Sycorax/Francesco) e Giovanna Cappuccio (Adriano). Le scene firmate da Fabiana Di Marco, trasformano il palco nell’isola dov’è esiliato il mago Prospero insieme a sua figlia Miranda, un’isola-labirinto senza certezze e senza confini, dove Prospero mette in scena la sua vendetta nei confronti del fratello usurpatore, il Duca di Milano. Visioni, sogni ed incubi, tutto il potere del mago Prospero si materializzano sul fondo attraverso videoproiezioni che trascinano lo spettatore nel meraviglioso mondo del mago. “La nave affonda. Shakespeare inizia con quest’immagine la sua “Tempesta”, con l’immagine di una società che cola a picco, un luogo in cui un Re e la sua corte, dalle loro lussuose stanze interne alla nave, tentano invano di dettar legge agli elementi naturali, disposti a tutto pur di salvarsi la vita, offendendo i marinai esposti alla tempesta, ostentando la loro presunta onnipotenza di piccoli uomini politici in balìa delle onde. Ma la tempesta – commenta il regista Daniele Salvo - è un’illusione, un artificio, una malìa teatrale organizzata da Prospero, che, come un direttore d’orchestra crea la realtà e la manipola a suo piacimento, intervenendo sugli elementi naturali. Tutti i protagonisti sono già morti, ma non lo sanno".

La nave è affondata irrimediabilmente, come l’aereo del Mastorna felliniano, e la stanza di Prospero rappresenta l’unico luogo possibile per queste tristi ombre beckettiane, luogo dimenticato da tutti, sepolto nel tempo, ricoperto di polvere e calcinacci, un luogo di illusioni private, ossessioni, attese di epifanie meravigliose, luogo della mente e della passione, luogo ormai tristemente “demodé” e senza una funzione sociale precisa.” La Tempesta, è dunque un viaggio introspettivo attraverso l’animo umano, una rappresentazione scenica fatta di segni e simboli: sette sono le porte che delimitano la stanza di Prospero, una stanza governata solo dalle leggi del sogno e dell'incubo, circondata dal nulla. La macchina scenica è al servizio del testo di Shakespeare, della visione del regista e dell’interpretazione degli attori.

Info www.laversilianafestival.it tel 0584 265733 – 0584 265735