Teatro

PRIMA NAZIONALE PER MICHELE RIONDINO E ALESSANDRA MORTELLITI A SPOLETO

PRIMA NAZIONALE PER MICHELE RIONDINO E ALESSANDRA MORTELLITI A SPOLETO

ARTISTI RIUNITI

in collaborazione con
15 Lune

presentano

LA VERTIGINE DEL DRAGO

di Alessandra Mortelliti

Regia Michele Riondino
Con Michele Riondino e Alessandra Mortelliti

Spoleto55 Festival dei 2 mondi
13 e 14 luglio 2012
ore 21
Auditorium della Stella

Supervisione al testo Andrea Camilleri
Scenografia e Costumi Biagio Fersini
Disegno luci Luigi Biondi


La Vertigine del Drago vede alla prima regia Michele Riondino, per un testo, il secondo, scritto da Alessandra Mortelliti per la 55a edizione del Festival dei due mondi di Spoleto. Lo spettacolo andrà in scena il 13 e il 14 luglio all’Auditorium della Stella di Spoleto.

Portato per i ruoli border line il primo, affezionata ai personaggi ai margini la seconda, Michele Riondino e Alessandra Mortelliti fanno di un incontro artistico, un progetto denso e intenso di drammaticità e nel contempo di fragile ironia.

Francesco, naziskin alle prime armi, incontra Mariana, zingara zoppa ed epilettica. Uomo fisicamente e verbalmente violento il personaggio maschile, che sembra non lasciare spazio alla pietà e alla comprensione, donna apparentemente fragile, disadattata, sola, il personaggio femminile, insieme, nei loro tratti singolarmente goffi e a volte persino buffi, trovano velocemente spazio per un latente e insospettabile filo rosso, estratto dalle loro problematicità. Durante un agguato ad un campo rom ad opera di un gruppo di neonazisti, Francesco rimane gravemente ferito e per riuscire a mettersi in salvo prende in ostaggio Mariana. Tra le quattro mura di un angusto e squallido garage, nell’attesa della telefonata dell’Ordine che dia indicazioni sul da farsi, i due sono costretti ad una convivenza forzata. Si apre così una finestra su un doppio livello di lettura: l’attualità di una criminalità tipica del nostro tempo, che fa da contrappunto ad una società oggi sempre più “meticcia”; l’incontro di due personalità per certi versi agli antipodi, ma vicini nelle criticità delle loro persone, estremamente sole, arrabbiate, tradite dalla vita.
Due giovani infelici, senza prospettive, abbandonati dai loro stessi clan d’appartenenza, che riusciranno, a loro modo, a trovare una certa forma di rinascita e spazio per condividere le loro, seppur diverse, forme di ribellione.