Sono gli attori Matteo Vignati e Mimosa Campironi ad interprertare i due giovani innamorati che danno il titolo a "Romeo e Giulietta", famosa pièce shakespeariana diretta da Gigi Proietti per il su ritorno alla regia al Silvano Toti Globe Theatre di Roma.
La scelta di Gigi Proietti di tornare a fare il regista e dirigere “Romeo e Giulietta” (tradotto da Angelo Dellagiacoma) per il decennale del celebre teatro da lui diretto, non è casuale. Infatti, anche all’inizio delle attività di questa fedele riproduzione del teatro elisabettiano nel parco di Villa Borghese, Proietti, aveva diretto quest’opera.
Ad affiancare Vignati e Campironi ci saranno Fausto Cabra (Mercuzio), Francesca Ciocchetti (Balia), Diego Facciotti (Paride), Guglielmo Poggi (Benvolio), Tommaso Ramenghi (Tebaldo) Gianluigi Fogacci (Frate Lorenzo), Roberto Mantovani (Montecchi), Martino Duane (Capuleti), Loredana Piedimonte (Donna Capuleti), Raffaele Proietti (Principe). E poi, ancora, Nicola Adobati (Gregorio, Clown), Lara Balbo e Neva Leoni (sarte), Lorenzo Grilli (Sansone), Lorenzo Lucchetti (Antonio), Matteo Milani (Abramo, lo speziale), Francesco Mastroianni (Guardia Principe), Sebastian Morosini (Paggio Mercuzio), Valeria Palma (Donna Montecchi), Stefano Patti (Baldassarre), Matteo Prosperi (Frate Giovanni), Simone Ruggiero (Guardia Principe).
Un cast, quindi, composto da giovani attori.
Queste le parole di Gigi Proietti
"C'è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio. Ho amato molto la prima versione di "Romeo e Giulietta", e sto amando molto questo nuovo allestimento, simile ma diverso .
Ho sempre pensato che la festa a casa Capuleti fosse una specie di sliding door, che attraversata o evitata conduce a storie diverse. Se Romeo decidesse di non andare alla festa? E se tutta la storia fosse solo il sogno di una giovane mente eccitata dall'amore? E se fosse proprio l'amore la chiave che apre le porte del tempo proiettandoci nell'eterna favola dei due innamorati? Da qui sono partito per decidere di collocare la prima parte ai nostri giorni. La festa è un ballo in maschera, che dopo il primo sguardo e la fatidica scintilla si trasforma in un sogno di epoche lontane. Il pubblico si vedrà riflesso nella storia, in un gioco di specchi in cui si raccontano due realtà, due secoli, due mondi.
Così, se nella prima parte gli amici e Mercuzio danno voce alle loro passioni come rapper leggeri e Giulietta è una ragazzina di buona famiglia che canta e suona rock, e tutto è un vortice di energia e di gioia, poi la musica cambia, ci porta in un altro tempo e rigenera il mito. La storia si ripete e il rituale d'amore e odio non va a buon fine, come un rito iniziatico in cui l'eroe non riesce a superare la prova. Nessuno dei giovani oltrepassa il confine della maturità, nessun adult li sa accompagnare nel viaggio. Si passa dai giochi alla tomba, come in ogni tempo può accadere, in una tristissima favola avvelenata dall'odio, che si trasforma nell'ecatombe di un futuro.
Per quanto fresca fosse la precedente compagine di attori, questa volta la scelta è stata di cercare interpreti ancora più giovani, a sottolineare la spaccatura fra generazioni.
O forse l'età degli interpreti è la stessa, ma è la mia prospettiva che sta cambiando e guardo questa compagnia con l'affetto che ho sempre avuto per i miei allievi e per tutti i colleghi più giovani con i quali ho condiviso il mio lavoro."
La pièce, fresca di debutto (la prima è di ieri, 10 luglio), resterà in scena fino al 28 luglio, per poi cedere momentaneamente il passo, per la prima volta nella storia del Silvano Toti Globe Theatre, ad un balletto, “Romeo e Giulietta”, coreografato e diretto da Massimo Moricone, in scena dal 31 luglio al 03 agosto.
La pièce diretta da Proietti riprenderà le repliche il 06 agosto, fino all’11 dello stesso mese.
A seguire, ci saranno il consueto “Sogno di una notte di mezz’estate”, regia di Riccardo Cavallo, giunto al settimo anno di repliche, dal 13 al 25 agosto; poi, “Riccardo III”, regia di Marco Carniti, dal 29 agosto all’08 settembre. Ed infine, “Re Lear. Uno studio”, regia di Daniele Salvo, dal 12 al 22 settembre.