Dall'11 al 14 febbraio l'Arena del Sole ospiterà "Prova", la nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, di cui Pascal Rambert ha curato testo, regia e coreografia.
Pascal Rambert, regista capace di creare momenti teatrali di rara intensità, direttore del teatro parigino T2G che lavora sulla creazione contemporanea, è un’artista versatile e dalla profonda sensibilità; ERT ha prodotto la versione italiana del suo Clôture de l’amour, nel quale Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi hanno magistralmente interpretato la cronaca sublime di una separazione annunciata.
Un percorso analogo guida Pascal Rambert nella creazione di Prova, non più incentrato sul tema dell’amore e della separazione ma riguardante la scrittura e l’atto creativo. Al centro, l’essere umano, l’artista.
In Prova ritroviamo Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi, insieme a Laura Marinoni e Giovanni Franzoni.
Uno spettacolo che assume la forma di un’equazione priva di incognite: in una sala prove, Laura (attrice), Anna (attrice), Luca (scrittore) e Giovanni (regista) assistono all’implosione della loro unione artistica. Una macchina implacabile, un gioco dinamico che coinvolge il corpo e sfida il silenzio fra rimbalzi, confidenze, ipotesi, supposizioni, aggressioni, verità e finzioni. E quando finalmente tutto tace, quando l’interprete ha esaurito le ragioni della sua volubilità, crolla sconfitto. È solo in quel momento che l’artista entra in scena.
Prova è la versione italiana di Répétition, lavoro che ha debuttato lo scorso autunno al Festival d’Automne di Parigi e che a Modena è stato presentato in esclusiva italiana lo scorso mese di ottobre a VIE Festival.
Répétition è valso a Rambert il premio Émile-Augier dell'Académie Française (2015) oltre a una nomination come autore francofono contemporaneo al Premio Molière.
La struttura, dietro al suo apparente ribollire, è molto semplice. Si assiste a un breve momento di una prova nel corso della quale Anna coglie nello sguardo di Luca che tra lui e Laura sta accadendo qualcosa.
«A partire da qui – spiega Rambert – ho cercato di mostrare come, all’interno di uno sguardo, potessi costruire un mondo, un mondo che poi ho voluto far implodere. La realtà viene osservata su piani diversi. Ho spesso l’impressione che ciò che chiamiamo verità non risieda necessariamente in ciò che chiamiamo realtà ma molto più di frequente nelle finzioni. E ho visto più verità in alcuni momenti di teatro, danza e letteratura che nella vita stessa. Ho cercato di mostrare questo passaggio costante che caratterizza il mestiere dell’artista tra ciò che attingiamo dalla vita, la sua trasformazione in materia immaginaria e questo flusso continuo che è l’oggetto del nostro parlare. Per me la vita e la finzione sono sempre legate l’una all’altra. Non si interrompono mai. Questo flusso ininterrotto è uno dei possibili argomenti dello spettacolo».
Le creazioni di teatro e danza firmate da Rambert sono presentate in tutto il mondo. I suoi testi sono pubblicati in Francia ma anche tradotti e messi in scena in 14 lingue diverse.
La sua ultima pièce Clôture de l’amour, creata nel 2011 per il Festival di Avignone, ha conosciuto un successo mondiale: Rambert ne ha personalmente diretto 9 adattamenti in 9 lingue diverse (compresa la versione italiana con Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi).
Nel giugno 2015 il Teatro Bouffes du Nord di Parigi gli ha dedicato una retrospettiva presentando al pubblico cinque suoi spettacoli: Memento Mori, Clôture de l’amour, Avignon à vie, De mes propres mains e Libido Sciendi.
Dopo il debutto bolognese lo spettacolo sarà in scena a: Correggio (Reggio Emilia), Teatro Asioli dal 16 al 17 febbraio - Modena, Teatro Storchi dal 18 al 21 febbraio - Brescia, Teatro Sociale dal 24 al 28 febbraio - Prato, Teatro Fabbricone dal 1 al 3 marzo – Rimini, Teatro Novelli 6 marzo - Padova, Teatro Verdi dal 9 al 13 marzo - Catania, Teatro Verga dal 15 al 20 marzo - Milano, Piccolo Teatro dal 1 al 10 aprile.