Teatro

“Radical Choc” a Bologna: al via la XVII edizione del Gender Bender Festival!

"L’età dell’horror" di Riccardo Buscarini,
"L’età dell’horror" di Riccardo Buscarini,

Dal 23 ottobre al 3 novembre 2019 Bologna ospita “Radical Choc”, la XVII edizione del Gender Bender Festival: più di 120 appuntamenti tra danza, cinema, conversazioni e reading, workshop e party

Torna a Bologna dal 23 ottobre al 3 novembre la 17° edizione del Gender Bender Festival, rassegna internazionale prodotta dal Cassero LGBTI Center con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli: più di 120 appuntamenti dislocati in 20 diverse location e realizzati grazie alla stretta collaborazione con più di 50 partner nazionali e internazionali. Dodici giorni di danza, cinema, conversazioni e reading, workshop e party.

Un'edizione Radical Choc!

Radical Choc, il titolo di questa edizione, esprime l’idea che la radicalità sia scioccante; in particolare quest’anno Gender Bender si avventura in aree geografiche “calde” come il Medio Oriente, l’America Latina e l’Africa, e affronta in maniera critica temi controversi e attuali come la pratica della mutilazione dei genitali femminili e l’aborto illegale nell'America di solo alcuni decenni fa, i nuovi femminismi e la costruzione di comunità al di là delle possibili conflittualità, dando spazio alle voci delle nuove generazioni ed espressione a corpi non conformi, reali. Non a caso infatti Gender Bender presenta Radical Choc come "l’occasione in cui far esplodere le contraddizioni per scardinare i luoghi comuni e creare un spazio di confronto artistico e culturale inclusivo, inaspettato, sorprendente”.
 

Drag Syndrome

Danza, cinema, conversazioni e reading, workshop

La sezione DANZA prevede 12 spettacoli, di cui 4 in prima nazionale e 11 compagnie provenienti da Israele, Iran, Francia, Argentina, Belgio, Spagna, Slovenia, Inghilterra e Italia. 

Tra questi segnaliamo: Savušun del coreografo iraniano trans Sorour Darabi, che ridefinisce il concetto di mascolinità tra vulnerabilità e poesia; L’età dell’horror di Riccardo Buscarini, dove sono raccontate le dinamiche di una relazione tra due uomini; Un Poyo Rojo del coreografo argentino Hermes Gaido, che combina danza, acrobazie e attrazione nella cornice di uno spogliatoio; Common Emotions e Sterotypes Game della coreografa israeliana Yasmeen Godder, dove emerge la volontà di creare una nuova idea di comunità. 

Ospiti d’eccezione del festival, con un incontro col pubblico e la performance Horrora Shebang, i Drag Syndrome, il collettivo che sta rivoluzionando la scena Drag londinese: il primo al mondo di drag king e drag queen formato da persone con la sindrome di Down, definiti dalla stampa “i nuovi eroi della cultura queer”. 
 

"45 Dias sem você"


La sezione CINEMA presenta storie e persone radicali: oltre 23 titoli provenienti da Iran, Francia, USA, Argentina, Filippine, Spagna, Svezia, Venezuela, Danimarca, Germania, UK, Svizzera, Brasile, Sudafrica, Messico e Cile, selezionati dai principali festival internazionali, molti dei quali in prima nazionale. 
Da segnalare la prima nazionale di 45 Dias sem você del regista brasiliano Rafael Gomes, un viaggio di formazione sentimentale ed emotiva lungo 45 giorni, dopo la brusca separazione dal proprio ragazzo, e di Ask for Jane di Rachel Carey, ispirato alla vera storia del Collettivo Jane, un gruppo di donne che nel 1969 ha aiutato migliaia di altre donne ad abortire in totale sicurezza quando abortire era considerato un reato. 

Intitolata Radicali libere, la Sezione INCONTRI è invece dedicata alla scoperta di quelle personalità artistiche delle quali questa edizione del festival riprende l’attitudine iconoclasta, come lo scrittore cileno Pedro Lemebel, l’artista francese Claude Cahun, il pittore inglese Francis Bacon e la triade letteraria composta da Lord Byron, Oscar Wilde e Wystan H. Auden che rivivranno, rispettivamente, attraverso la lettura scenica o il reading della porno-attivista Slavina e di Ariase Barretta, di Elisa Turco Liveri e Silvia Mazzucchelli, di Cristina Portolano e di Franco Buffoni.

I WORKSHOP proposti, infine, ripercorreranno il fil-rouge di un’edizione attenta alle dinamiche capaci di creare inclusione e potenziare uno spirito di comunità.