Teatro

<i>RAIN MAN</i> IN PRIMA NAZIONALE AL NUOVO DI MILANO

<i>RAIN MAN</i> IN PRIMA NAZIONALE AL NUOVO DI MILANO

La Compagnia della Rancia, nella stagione 2011/2012, ai musical di successo affianca la prosa, con l’adattamento teatrale di Rain Man, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman. Vincitore di 4 premi Oscar (miglior attore protagonista, miglior regia, miglior scenografia e miglior fotografia) e diretto al cinema da Barry Levinson, Rain Man ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon; la versione italiana, diretta da Saverio Marconi, dopo l’anteprima nazionale al Teatro dell’Aquila di Fermo (che ospita anche l’allestimento dello spettacolo), debutterà al Teatro Nuovo di Milano il 4 ottobre 2011, per poi essere in scena al Teatro Verdi di Firenze dal 20 al 23 ottobre.

Per questa nuova avventura, Saverio Marconi si affida a interpreti di grande calibro, con alle spalle importanti successi teatrali, cinematografici e televisivi. Raymond - ruolo che valse l’Oscar a Dustin Hoffman – sarà interpretato da Luca Lazzareschi, attore toscano, diretto da grandi registi come Gabriele Lavia, Marco Tullio Giordana, Cesare Lievi, Werner Schroeter, Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi. Al suo fianco - nel ruolo di Charlie, che nel film fu di Tom Cruise - Luca Bastianello, giovane attore di talento già protagonista a teatro e in fiction televisive di successo. Valeria Monetti, protagonista di musical come Sette spose per sette fratelli e Robin Hood, sarà l’interprete femminile, nei panni di Susan che nel film furono di Valeria Golino, mentre il personaggio del Dott. Bruener sarà affidato a Beppe Chierici; insieme a loro, nel cast, anche Gian Paolo Valentini e Irene Valota.

Questo progetto teatrale vuol essere, per la Compagnia della Rancia, anche uno strumento di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’autismo: “Conoscevo attraverso il film la storia toccante di Raymond, ma solo grazie alla preziosa collaborazione scientifica con l’Associazione Autismo Italia e al lavoro sul personaggio ho potuto scoprire questo universo. – dice Saverio Marconi – Sono rimasto profondamente colpito dalle statistiche che indicano due soggetti colpiti da autismo su mille e mi auguro che lo spettacolo possa catalizzare l’attenzione sulla complessità delle relazioni con le persone autistiche, non solo durante l’infanzia e l’adolescenza ma soprattutto in età adulta.”

Rain Man racconta la storia di Raymond, un uomo affetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio familiare, e di Charlie, fratello minore arrivista e cinico, che, per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore. Durante il viaggio che li porta a Los Angeles – iniziato come un tentativo di rapimento – Charlie ha modo di scoprire Raymond (Rain Man non è altro che una storpiatura del nome di Raymond da parte di Charlie bambino) e di capire alla fine il valore della diversità: riporterà così il fratello in clinica, rinunciando al denaro e scoprendo il significato dell’amore incondizionato.

Il personaggio di Raymond è ispirato a Kim Peek (morto nel 2009 a 58 anni), colpito sin dalla nascita dalla cosiddetta «sindrome del saggio», una alterazione neurologica rarissima che si manifesta solo nel 10% delle persone affette da autismo. Lo sceneggiatore Barry Morrow, che lo incontra a un convegno nel 1984, rimane colpito dalle strabilianti capacità di Kim, tra cui quella di memorizzare i prefissi telefonici di tutti gli Stati Uniti, e decide di dedicargli il film.