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Ravenna Festival 2018, un’edizione da sogno!

Ravenna Festival
Ravenna Festival © Teatro.it

Si apre il 1 giugno con le straordinarie parole di Martin Luther King ”We Have a Dream”, la XXIX edizione edizione del Ravenna Festival, in scena fino al 22 luglio.

"We Have a Dream" è il titolo della XXIX° edizione del Ravenna Festival, in scena dal 1 giugno al 22 luglio 2018, e ricorda il celebre discorso che Martin Luther King, attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili, pronunciò nel 1963. In Romagna il sogno viene declinato anche in romagnolo (A j ò fat un sogn) nel sottotitolo del festival, pechè “il festival non dimentica la voce stessa della città”.

L’edizione 2018 continua il percorso iniziato dal Festival nel 2014, alla scoperta degli eventi cruciali e icone del XX secolo ed esplora l’enorme contributo degli Stati Uniti - grande melting pot di culture, etnie, religioni e lingue - nel definire la musica come la conosciamo oggi, allo scopo di comprendere meglio chi siamo e il presente che stiamo vivendo.

Dal 1 giugno al 22 luglio Ravenna si animerà con molteplici eventi legati alla danza, al teatro, alla cultura, alla musica con un programma giornaliero ricco di nomi prestigiosi e amati dal pubblico e rassegne capaci di celebrare la storia e l'arte della città.

Musica, Danza e teatro

Uno dei momenti più attesi è il concerto di Riccardo Muti che, nell’ambito delle Vie dell’Amicizia, oltre che a Ravenna quest’anno si esibirà anche a Kiev. A Ravenna Muti dirigerà, a 50 anni dal proprio debutto fiorentino, l’Orchestra del Maggio Musicale e un prestigioso cast vocale nel Macbeth di Verdi in forma di concerto.


Riccardo Muti


Il programma sinfonico si completerà con grandi orchestre e direttori: mentre alla guida dell’orchestra Cherubini si alterneranno Wayne Marshall, Dennis Russel Davies e David Fray, Valery Gergiev e James Conlon, che guideranno rispettivamente l’orchestra del Teatro Marinskij e l’orchestra Sinfonica nazionale Rai; a L’arte della fuga di J. S. Bach sarà invece dedicato il concerto di Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone.

Oltre a Cole Porter con Kiss Me Kate nella produzione di Opera North, il Festival celebra Leonard Bernstein nel centenario della sua nascita nonché il minimalismo di Riley, Glass e Reich. Ospiti d’eccezione il poliedrico rocker d’avanguardia David Byrne dei Talking Heads e Thurston Moore, il fondatore dei Sonic Youth, quest’ultimo all’interno dell’invasione delle 100 chitarre elettriche, che si esibiranno in luoghi simbolici della città: un omaggio allo strumento principe della popular music.



David Byrne


Per la danza, tornano al Festival Bill T. Jones ed Emio Greco, quest’ultimo – che dirige il Ballet National de Marseille assieme a Pieter G. Scholten – con due lavori in prima nazionale, A Letter to My Nephew e Apparizione.

La XXIX edizione ha un ricco cartellone teatrale, in scena nomi di spicco del panorama nazionale: la nuova creazione di Fanny & Alexander, L’amica geniale e Tango glaciale di Mario Martone, riallestito nell’ambito del progetto RiC.Ci; la prima nazionale di Lettere a Nour di Rachid Benzine, con Franco Branciaroli, e Maryam, testo di Luca Doninelli portato in scena da Teatro delle Albe e interpretato da Ermanna Montanari; Antigone di Sofocle riletta da Elena Bucci e Marco Sgrosso (Le Belle Bandiere).