Teatro

Salvatore Giuliano, l'eroe-bandito in musical

Salvatore Giuliano, l'eroe-bandito in musical

A quasi undici anni di distanza dal successo ottenuto in occasione della sua prima presentazione sotto forma di concerto-spettacolo al Teatro Antico di Taormina nell’estate del 2001, e visti i numerosi consensi espressi da autorevoli personalità del mondo della cultura e dello spettacolo sulla validità artistica e musicale del progetto, torna in scena la storia del bandito-eroe siciliano più noto al mondo: Salvatore Giuliano, una leggenda siciliana da raccontare in musica.

Un progetto che rievoca un pezzo importante di storia italiana, con tutto il suo carico di ambiguità e di ferocia, fra il 1943 e i primi anni del secondo dopoguerra. Giuliano con le sue molte facce: l’eroe, il bandito, il criminale, il simbolo di un possibile riscatto della Sicilia negli anni dell’illusione separatista. Un personaggio audace e affascinante, ma anche fragile pedina di un gioco più grande di lui, dove mafia e ragion di stato imperversano.

Un ambizioso musical totalmente inedito il cui veicolo principale è la musica, attraverso la quale gli autori – le musiche sono di Dino Scuderi, che firma anche i testi insieme con Pierpaolo Palladino, Franco Ingrillì e Stefano Curina – e il regista, Giampiero Cicciò, hanno cercato di scavare a fondo negli animi, cercando di mostrare, in realtà, una Sicilia pervasa da una voglia di cambiamento. La storia di Giuliano, al di là del personaggio che tuttora fa discutere, si svolge in un periodo storico–politico importantissimo per la Sicilia. Un momento di transizione che si consuma nel primo dopoguerra e che, da una dimensione locale, finisce per acquistare nell'arco di sette anni (1943-50) una rilevanza nazionale. Giuliano quale incarnazione di idee contrastanti (fascismo e liberazione, separatismo e unità nazionale, autonomia siciliana e riaffermazione dello Stato). Non un'apologia, ma la storia raccontata attraverso un uomo che, un po’ bandito un po’ burattino, vittima e carnefice, riassume contraddizioni e speranze della Sicilia. Una vicenda che coinvolse emotivamente tutti gli strati della società siciliana (soprattutto per il valore di ribellione contro l'ingiustizia) e appassionò anche l'opinione pubblica internazionale.

La vicenda personale di Salvatore Giuliano, scandita in tre momenti fondamentali, è un pezzo di storia italiana che ha determinato alcuni dei fondamentali equilibri della Prima Repubblica. Nella prima parte si racconta la rapida ed effimera ascesa del movimento separatista siciliano; la seconda ha come sfondo il conflitto di classe tra agrari e contadini e la strage di Portella delle Ginestre; l’ultima parte, nella quale – vittima di un complotto tra mafia, politica e stato.- Salvatore Giuliano viene prima ucciso dal suo fidato luogotenente Gaspare Pisciotta; successivamente, ne verrà inscenata la morte a seguito di uno scontro a fuoco con i Carabinieri.

Spetta ancora una volta a Giampiero Ingrassia -dopo il debutto del 2001 a Taormina - il delicato compito di far rivivere sul palcoscenico il personaggio dell’eroe-bandito Giuliano. Al suo fianco, Barbara Cola, Luca Notari, con la partecipazione di Pierluigi Misasi nel ruolo di Don Calogero Vizzini e un nutrito cast di performer con un considerevole bagaglio di esperienza nel musical italiano: Piero Di Blasio, Carmelo Gerbaro, Andrea Spina, Valentina Gullace, Stefania Fratepietro, Elisabetta Tulli.

Dopo un’anteprima il 16 marzo a Rieti, Teatro Flavio Vespasiano, il musical arriva, dal 20 al 25 marzo, al Teatro Alfieri di Torino. Seguono Cesenatico, Reggio Calabria, Catania e Ragusa. Il tour si conclude al Teatro Vittorio Emanuele di Messina dal 6 al 10 giugno.