Ivana Monti, Sabina Guzzanti e Teresa Mannino calcheranno le scene nell'Isola in esclusiva per la stagione "La grande prosa" di CeDAC Sardegna.
L'attrice meneghina Ivana Monti sarà protagonista di Doppio sogno martedì 23 febbraio al Teatro Comunale di Sassari e, dal 24 al 28 febbraio, al Teatro Massimo di Cagliari. Per la prima volta in teatro il racconto di Arthur Schnitzler - da cui è tratto lo spettacolo diretto da Giancarlo Marinelli - che fonde in modo affascinante il sogno e la realtà di Freud e il romanzo d’appendice da cui Stanley Kubrick, con “Eyes Wide Shut”, ha tratto il suo ultimo capolavoro rimasto incompiuto. In una Vienna innevata eppure caldissima, il dottor Fridolin riceve la più imprevedibile delle confessioni dalla moglie Albertine: “Ti ricordi, l’estate scorsa, sulla spiaggia danese, quel giovane uomo? Se mi avesse chiamata, non avrei potuto oppormi. Ero pronta a sacrificare te, la nostra bambina, tutto il mio futuro”. Dall’intima confidenza di un tradimento solo fantasticato all’ossessione che dura un’interminabile notte; dopo aver viaggiato negli inferi della mente e della carne, sullo scivolo dell’alba, i due coniugi si ritrovano soli, smarriti, ma innamorati più di prima.
Teresa Mannino calcherà le scene del Cine Teatro Montiggia di Palau (25 febbraio), del Teatro Eliseo di Nuoro (26 febbraio) e del Teatro del Carmine di Tempio Pausania (27 febbraio) con Sono nata il ventitré. Pensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il carattere che contraddistingue Teresa Mannino che, in questo suo nuovo lavoro teatrale, attraversa strade e temi diversi ed istintivi: l’amore, la vita, il tradimento, gli uomini e le donne, la passione per la conoscenza e per la propria terra.E con la stessa passione racconterà i tormenti di Penelope e quelli della vicina di casa. Si rifarà alle donne, eroine e non, dei classici, per dare consigli e consolare, soprattutto, le amiche con problemi di cuore.
Tournée nell'Isola per Argot che porta in scena per al Cine Teatro di Olbia (25 febbraio), Teatro Civico di Alghero (venerdì 26) e Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo (sabato 27 febbraio), Nessun luogo è lontano, scritto e diretto da Giampiero Rappa, con Valentina Cenni, totò Onnis e Giuseppe Tantillo, con musiche di Stefano Bollani. In una baita sperduta tra le montagne, una giornalista giovane e determinata affronta un lungo viaggio per intervistare Mario Capaldini, ex scrittore di successo, un uomo burbero e cinico che da alcuni anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo. Quali verità nascoste la giornalista vuole scoprire su di lui? E che cosa cerca e nasconde Ronny, il giovanissimo e irruento nipote di Mario che a sorpresa e con entusiasmo torna a trovarlo dopo tanto tempo? Riuscirà l’uomo a difendere la sua baita dalla intrusione dei due giovani?
Il virus che ti salva la vita è lo spettacolo che andrà in scena al Teatro Tonio Dei di Lanusei venerdì 26 febbraio (ore 21), con Silvia Cattoi, Juri Piroddi e Sergio Cadeddu. Tratto da "Il libro che ti salva la vita" di Sabatino De Sanctis e Davide Scotti, Il Virus è uno spettacolo teatrale che – mescolando parole, movimento, musica e video – vuole offrire, con emozione e ironia, una galleria ricca di spunti di riflessione sulla Salute e la Sicurezza. Lo spettacolo – proprio come un libro – è suddiviso in capitoli e si struttura in due fasi distinte: una prima parte più propriamente “teatrale”, con situazioni, personaggi e video che mostrano l’assurdità dei nostri cliché comportamentali sul lavoro, sulle strade e nella vita quotidiana; una seconda parte – quella che più aderisce alla “lettera” del libro di riferimento – in cui, tolta di mezzo la “quarta parete”, il pubblico è chiamato a partecipare all’azione scenica attraverso domande e provocazioni tese a indurre un cambiamento nel modo di vedere e di fare le cose più semplici, quotidiane.
Sabina Guzzanti sarà interprete di Come ne venimmo fuori sabato 27 e domenica 28 febbraio (ore 21) rispettivamente al Nuovo Teatro Comunale di Sassari e all'Auditorium del Conservatorio di Cagliari. Ci troviamo nel futuro. Un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo. Una donna, SabnaQƒ2, sale sul palco tremolante, emozionata per l'incarico che le è stato affidato. Tocca a lei quest'anno pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l'umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va dal 1990 al 2041, noto a tutti come "il secolo di merda".