Teatro

Saverio Marconi, attore al Teatro Erba di Torino con 'Variazioni enigmatiche'

Saverio Marconi, attore al Teatro Erba di Torino con 'Variazioni enigmatiche'

Il Teatro Erba ospita Saverio Marconi – questa volta attore – nello spettacolo Variazioni enigmatiche, in scena per la Grande Prosa dal 18 al 21 febbraio.

Sulla scia dei successi di critica e di pubblico, per il quinto anno consecutivo, Saverio Marconi continua a calcare il palcoscenico come attore con Variazioni enigmatiche, un perfetto meccanismo a orologeria di Èric-Emmanuel Schmitt (in Francia lo spettacolo è stato interpretato da Alain Delon, in Inghilterra da Donald Sutherland); un racconto dove niente è ciò che sembra. La regia è di Gabriela Eleonori, che ha curato anche la traduzione del testo insieme allo stesso Marconi. Il protagonista è affiancato da Gian Paolo Valentini.

Variazioni enigmatiche è un intrigante gioco psicologico che punta sulle illusioni e disillusioni della vita; un confronto disperato fra due uomini, Abel Znorko – misantropo, Nobel per la letteratura che si è ritirato a vivere da eremita in un’isola sperduta del mare della Norvegia (ma conserva un intenso rapporto epistolare con la donna amata) - ed Erik Larsen (interpretato da Gian Paolo Valentini), sconosciuto giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. L’incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di verità taciute. Un testo mai prevedibile, che alterna sentimenti con drammatici colpi di scena, in cui l’ironia più tagliente si trasforma in commozione, la tenerezza in folle crudeltà. Un raffinato e crescente duello dialettico tra Znorko e Larsen, che non lascerà scampo a entrambi.

Il titolo dell’opera fa riferimento a Enigma Variations, composizione del musicista inglese Edward Elgar, quattordici variazioni su una melodia che sembra impossibile da riconoscere, così come Schmitt sembra concepire il rapporto tra gli esseri umani, come qualcosa che possiamo solo intuire.  La scenografia, curata da Carla Accoramboni, è “sospesa”: una casa che ha pareti, ma non ne ha, come l’isola dove si svolge la storia, che lascia il più possibile spogli i personaggi.