Iniziative per celebrare i 150 anni dalla nascita del compositore finlandese e raccontare il suo rapporto con l'Italia
La Finlandia è nell’immaginario comune legata a pochi e definiti simboli, tra questi un ruolo centrale è quello di Jean Sibelius, uno dei più popolari compositori sinfonici del XX secolo di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita. Anche l’Italia si appresta a celebrare la ricorrenza, soprattutto in considerazione della speciale percezione che ne aveva il grande musicista. Il nostro paese veniva da lui considerato “terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa” e certamente nei suoi numerosi soggiorni ha tratto ispirazione per alcune sue composizioni. Il Progetto “Sibelius e l’Italia” promosso dall’Ambasciata di Finlandia, dall’Institutum Romanum Finlandiae e da Musicaimmagine, in collaborazione con numerose istituzioni culturali nazionali tra cui l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, prevede una serie di eventi e di concerti che si svolgeranno nei mesi a venire. Presso il Museo degli strumenti musicali dell’Accademia di Santa Cecilia è stata allestita una mostra in cui vengono esposti documenti e manifesti del rapporto che Sibelius ha avuto con l’Accademia insieme a suggestive foto del mai abbastanza rimpianto auditorium “Augusteo” sciaguratamente distrutto. Sono inoltre previsti convegni di studio, concerti e masterclass in numerose località, tra cui ricordiamo il confronto con Puccini al Festival Pucciniano di Torre del Lago ad agosto e il Convegno di studi interdisciplinari che si terrà a Roma in ottobre in sedi diverse, tra cui l’edificio dove ogni romano vorrebbe risiedere, Villa Lante al Gianicolo.
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