Il Teatro Litta presenta a Milano, nella Sala La Cavallerizza dal 9 al 18 febbraio, un 'multimedia theatre play', ovvero una commedia teatrale multimediale intitolata Slavedrome - omicidio in rete. A scriverla ci ha pensato Federico Cambria, che ne è pure regista, con una messa in scena che vede Carolina Prada Bianchi e Marta Zoboli dal vivo sul palco mentre in video ci sono Luca Bertoglio, Luigi Franceschetti, Alessandro Girami, Stefania Lazzeri, Lilia Russu, Monica Stoppi e Daniele Bentivegna. Le scene sono di Amelia Valletta, il montaggio video è di Valeria Baldassarri e gli assistenti alla regia sono Daniele Bentivegna e Stefano De Felici. Il tutto per rappresentare un noir molto intrigante con due donne per protagoniste.
Slavedrome è stato presentata per la prima volta in occasione della Festa del Teatro 2008, è stato segnalato alla Biennale 2009 di Skopje e possiede una narrazione che si snoda in un linguaggio ibrido. Il racconto ha una drammaturgia frammentata, è un nuovo e rischioso progetto che vuole esplorare una diversa prospettiva sul nostro rapporto con la tecnologia. Utilizza il teatro come scatola principale in cui video, chat e contributi virtuali rendono sperimentale la narrazione. Ma, per capire come mai è stato realizzato un simile spettacolo, cosa c'è di meglio se non sentire le parole precise dell'autore?
Federico Cambria racconta di una sera in cui "camminando dal Duomo alla casa in cui abito, ho contato 21 monitor, 52 persone con l’ipod e altre 97 al telefono. Ho pensato a com’è cambiata la percezione e la fruizione di ogni contenuto da parte di ciascuno di noi negli ultimi anni. Si è accesa un’idea, pescata in un luogo profondo. Volevo considerare il pubblico al centro di uno spettacolo, lo stesso pubblico che la sera può scegliere tra Lost, Sarah Kane, Amleto, un film d’autore al cinema, Maria De Filippi, il dr House, il calcio, lo stesso pubblico che è così cambiato percettivamente negli ultimi 10 anni, che vede e ascolta di tutto in ogni momento della giornata. Ho creato Chiara e Sole, le protagoniste, costruendo con fatti di cronaca italiana una storia di vendetta, realizzando un noir multimediale con attori in scena e in video. Non credo serva descrivere qui la frammentazione drammaturgica del racconto, il linguaggio scenico ibrido in cui i video sono narrativamente portanti per dare vita a questo noir multimediale: spero che il nostro lavoro dica qualcosa a ciascuno di voi".
Non resta che vederselo e decidere da sè se ha fatto davvero un bel lavoro oppure no. L'idea è certo piena di vibrazioni interessanti... Cambria, va ricordato, si occupa di ricerca regia e ha firmato diversi spot pubblicitari, uno dei quali gli ha fatto vincere il 39° Media Key Award. Qui è stato sostenuto in pieno da Litta Produzioni.
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