Serata speciale, ricca di avvenimenti e di emozioni.
La seconda semifinale del concorso è stata caratterizzata, oltre che dalle selezioni finali delle attrici partecipanti, da un importante evento che da alcuni anni contribuisce all'importanza e al pregio del concorso, la consegna del premio "La lucerna d'oro".
Il premio, attribuito a personaggi imolesi di nascita o di adozione, è stato consegnato quest'anno da Galavotti, alla cantante lirica Ivana Tosini, personaggio di rilievo sulla scena internazionale, che ha emozionato con la sua voce i più prestigiosi teatri del mondo, e a Marco Mingotti, presidente del gruppo folkloristico canterini e danzerini romagnoli "Turibio Baruzzi" per l'entusiasmoe la costanza con cui mantengono vive le tradizioni e il folklore della romagna.
" La cultura è una casa molto grande, in cui trovano posto tutte le forme d'arte, dal teatro alla musica, l'aspetto più importante e sempre più raro -sottolinea Galavotti- è trovare personaggi, artisti che portano avanti la loro arte con competenza, autenticità e passione. In tal senso la scelta di Tosini e Mingotti riconosce quanto ampio sia il mondo della cultura e la molteplicità dei linguaggi espressivi".
La serata ha poi lasciato spazio alle esibizioni del secondo gruppo di finaliste accolte e appaludite da un pubblico numeroso e sempre più partecipe.
LUISA NOLI da "Quattro ritratti di madri":Ruth di Arnold Wesker (37,57 punti)
L'attrice ha portato in scena questa sera un personaggio molto diverso dalla "Maria di Carmela" con cui l'abbiamo conosciuta ma non meno efficace sul piano tecnico e umano.
Ancora una volta la sua semplicità e l'intenso studio sul personaggio sono stati apprezzati dal pubblico e dalla giuria dei giovani che le hanno consegnato entrambi i premi di questa serata.
Sebbene lo stesso monologo sia stato portato in scena da due attrici, Luisa Noli è riuscita a trasmetterci la sua personale interpretazione di Ruth, una donna debole e forte allo stesso tempo, e di sua figlia "la divina monella" che al termine del monologo si è come materializzata sul palco nel caldo abbraccio materno.
La scelta degli oggetti di scena e del costume mi hanno colpito per la loro aderenza al personaggio.
MARTA FURLAN monologo di Marta tratto da "La brocca rotta" di Heinrich von Kleist (35,71 punti)
Interpretazione forte e decisa di Marta, che con la sua tonalità e la postura rigida e impostata è arrivata al pubblico in maniera diretta ed efficace.
L'accusa che Marta Rull rivolge al fidanzato della figlia davanti al giudice Adamo, ha colpito per il sarcasmo e la convinzione della tecnica recitativa richiesta dal ruolo.
L'attrice ha mantenuto un ritmo incalzante per l'intera durata del testo e ha retto la scena in maniera notevole e intensa.
Anche in questo caso la diversità del personaggio portato in scena rispetto alla precedente selezione, ha permesso all'attrice di dare prova della sua versatilità e preparazione.
TIZIANA PORTO e VALERIA IANNIELLO Boston Mariage di David Mamet (29,57 punti)
Ancora un testo graffiante e ironico per questa coppia di attrici originali e versatili nella mimica e nell'uso del corpo.
Due donne di carattere diverse tanto nell'aspetto fisico quanto in quello caratteriale eppure complici e determinate, due personaggi che hanno colpito per la loro determinazione e forza espressiva. Le attrici hanno dato prova di bravura ma soprattutto di coralità nei tempi e nelle azioni, riuscendo a mantenere il ritmo del testo, audace, ironico e erotico al tempo stesso.
Originale la scelta dell'autore e la dell'interpretazione data al testo.
Tutte le altre partecipanti di questa sera hanno dato prova di impegno e costanza nello studio dei testi rappresentati, tutte ci hanno trasmesso un'emozione personale, un aspetto del proprio personaggio e di se stesse che è arrivato al pubblico e a noi giuria. Il merito è stato premiato in tutti i casi con l'applauso del pubblico e la soddisfazione personale.
In questi giorni in cui ho inviato alle attrici alcune domande inerenti il teatro e l'essere attrice, ho avuto modo di percepire in tutte la passione e la voglia di teatro e mi permetto di affermare che anche se questo non dovesse bastare a raggiungere il successo o la notorietà, sarà comunque un alimento fondamentale per l'anima e una spinta a crescere e a confrontarsi col mondo e lo dico a loro come a me stessa.
Questo concorso che ho seguito quest'anno per la prima volta, mi ha mostrato la veridicità della mia convinzione, solo la determinazione e la passione possono portare a dar vita a un'occasione così bella e interessante come il concorso "La parola e il gesto".
Teatro