L’attore, regista e scrittore genovese ospite della prima delle due anteprima del Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu).
Incontro straordinario nel cortile della Fabbrica dei Pinoli nel Parco.
“Storie di donne straordinarie” il titolo del suo ultimo libro di successo.
Ad intervistarlo i capi servizio de “La Nazione”, Enrico Salvadori, e de “Il Tirreno”, Fabrizio Brancoli.
Conduce: Romano Battaglia.
Anteprima straordinaria giovedì 11 giugno al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta (LU) con Paolo Villaggio. L’attore, regista e scrittore è il primo grande ospite della nuova stagione degli Incontri nell’ambito della XXX° edizione del Festival (www.laversilianafestival.it) promossa dalla Fondazione e dal Comune di Pietrasanta con il contributo della Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana che in via eccezionale si terrà nel cortile della Fabbrica dei Pinoli, nel Parco della Versiliana sempre alle ore 18 (ingresso gratuito). Un primo colpo di cannone a cui seguirà una seconda anteprima, il 2 luglio, con Fiorella Mannoia e i conduttori per raccontare che Caffè sarà e svelare alcune novità; ultimo momento prima dell’apertura ufficiale venerdì 3 luglio con Gina Lollobrigida e Gianni Alemanno.
Stella intramontabile della tivù popolare a cui ha consegnato personaggi senza tempo come l’imbranato Ugo Fantozzi, il professor Kranz e il timido Fracchia, simboli tutt’oggi di una società di paradossi e di ingiustizie, e del teatro (ha lavorato tra gli altri con Giorgio Strehler e riletto diverse opere di Cechov), Villaggio presenta al Caffè (conduce Romano Battaglia) il suo ultimo libro “Storie di donne straordinarie”. Ad intervistarlo i capi servizio de “La Nazione”, Enrico Salvadori, e de “Il Tirreno”, Fabrizio Brancoli.
Il Villaggio in versione scrittore, messi nell’armadio i panni dei suoi personaggi, da voce alle donne dimenticate, perché – scrive nella prefazione - “dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma siccome è dietro, nelle foto dei libri di storia non si vede. Paolo Villaggio prende queste donne, le strattona e poco garbatamente ma con buoni intenti le porta davanti all’obiettivo. Ecco come Marie Curie rinuncia alla gloria per dare tutti i meriti a quel caprone del marito che era un ignorante doc ma sapeva farla divertire a letto. Maria di Nazareth che mantiene sempre il filo della saggezza, e dell’amore, di fronte alle intemperanze del figliolo. E poi la magnifica fanatica Giovanna d’Arco, la mamma di Hitler e quella di Proust.
Un incontro eccezionale da tutti i punti di vista per conoscere un po’ più da vicino uno dei grandi protagonisti della tv e del cinema più amati dal pubblico di più generazioni, capace con lo sguardo dei suoi personaggi di far ridere e sorridere, ma anche piangere, e riflettere. Una carriera costellata di successi, e di riconoscimenti con due David di Donatello, il primo nel ’90, come miglior attore protagonista per “La Voce della luna” di Federico Fellini, il secondo nel 2009 alla carriera; un Leone D’Oro alla Carriera al Festival di Venezia e un Nastro d’Argento nel ’94, ancora una volta come miglior attore ne “Il Segreto del bosco vecchio” di Ermanno Olmi.
Difficile racchiudere in poche parole la grandezza di un attore che non ha eguali nel panorama italiano e che come pochi ha saputo leggere dentro le contraddizioni di una società che aveva bisogno di ridere dei propri difetti.
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