Teatro

Speciale La Versiliana : inizia la 14° edizione de " I teatri della Versilia"

Speciale La Versiliana : inizia la 14° edizione de " I teatri della Versilia"

ALESSANDRO HABER-PLATONOV APRE LA 14° EDIZIONE DE “I TEATRI DELLA VERSILIA” AL COMUNALE DI PIETRASANTA PRIMA TAPPA TOSCANA DELLO SPETTACOLO FIRMATO DA NANNI GARELLA Il dramma cecoviano “Platonov” interpretato dall’attore bolognese apre, giovedì 20 novembre (inizio ore 21,15) il cartellone teatrale del Comunale di Pietrasanta. La regia è di Nanni Garella già regista di Zio Vanja. “Il dramma senza titolo” di Anton Cechov “Platonov” interpretato da Alessandro Haber inaugura giovedì 20 novembre (inizio ore 21,15) la 14° edizione della stagione teatrale de “I Teatri della Versilia” al Comunale di Pietrasanta (Piazza Duomo). La regia è di Nanni Garella, già regista di Zio Vanja interpretato da Haber, e interprete nel ruolo del medico Nikolaj Ivanovic Trileckj. Quella di Pietrasanta, e della Versilia, è la prima data in Toscana dello spettacolo firmato Nuova Scena –Arena del Sole, Teatro Stabile di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione. Un’apertura del sipario d’autore con uno dei testi giovanili del drammaturgo e scrittore (e anche medico) russo riscoperto “solo” un paio di decenni fa – il testo è datato 1880-1881 – che disegna un eroe senza volontà, incompiuto e combattuto tra “l’essere e il non essere” magicamente riportato in vita dall’interpretazione eccezionale dell’attore bolognese. Una storia drammatica che dipinge la triste e melensa vita di provincia, la disgregazione della proprietà terriera, la tristezza e l'abulia di essere falliti, l'immagine di una società in disfacimento dove si muove il personaggio di Platonov-Haber, colui che poteva essere e non è stato, un uomo che pareva destinato da giovane a grandi cose e non è riuscito a essere altro che un maestro di scuola. Sposato con la figlia (nella piece interpretata da Susanna Marcomeni) di un generale in pensione, il dramma è ambientato nella Russia meridionale di fine novecento, nell’epoca della Perestroika, dove gli attori sono vestiti con abiti moderni (costumi di Claudia Pernigotti). Platonov è la storia di un uomo fallito. Testo romantico, ottocentesco, questo “dramma senza titolo”, dimenticato forse volutamente in qualche cassetto, deve molto a Puskin, a Turgenev, persino a Dostoevskij, tratteggiando una figura di Don Giovanni di provincia, in un conflitto fra generazioni, profondo e senza comprensione reciproca, molto simile alla frattura tra vecchi e giovani, oggetto di tanta letteratura realistica dell'ottocento europeo. Apparentemente lontano dalla asciuttezza lirica delle opere teatrali mature, Platonov contiene già la perizia del giovane scrittore di novelle, con personaggi ben delineati, descritti con il talento e il disincanto dello scrutatore di anime. Gli stessi personaggi, in situazioni più disperate, ritroveremo in Zio Vanja o ne Il giardino dei ciliegi, con la differenza sostanziale di un maggiore pessimismo. In Platonov la cupezza esistenziale è stemperata dalla aggressività e dall'intemperanza romantica, giovanile di un Cechov ventenne.