A cuore aperto ripercorre una storia d'amore dal momento del suo nascere alla sua conclusione, di quelle belle e romantiche, che ogni persona si augura, per sopraggiunta morte.
I due protagonisti, Giuseppe e Maria, si cercano, si trovano, si amano, scherzano in un gioco ludico dove all'energia di uno sgambetto, di uno schiaffo dato per dispetto è seguito sempre da un sorriso di complicità, di tenerezza di un amore che è ancora quello del primo giorno.
Una vita normale, né esemplare né triste, una figlia che si sottrae alle visite, anche se la madre è in fin di vita, in un racconto rapsodico che sta allo spettatore ricostruire, ricollegare, tra un bacio e un abbraccio, uno scherzo e un momento di intimità, in una sorta di montagna russa della vita e dei ricordi, delle emozioni dell'amore e del dolore di perdere l'amato bene, tra una rasatura col coltellino, i continui scherzi con l'acqua, un morso di mela passato con le labbra in una danza d'amore e di intimità che passa senza soluzione di continuità tra personaggio e interpreti.
Due interpreti alla cui giovane età fa da contraltare la voce di Arnoldo Foà e Maria Rosaria Omaggio cogliendo così gli estremi di una storia d'amore raccontando la fine col sembiante dell'inizio restituendo un tempo altro che è quello della fine, un amore giovane come Aallora.
A cuore aperto è uno spettacolo delicato e potenzialmente fragile che portato in scena con convinzione estrema precisione e una bravura che va di pari passo col candore, sincero e tutt'altro che affettato, di Cristiano Priori, Giorgia Palmucci entrambi un vero piacere da vedere e ascoltare.
Roma Fringe Festival 2014 - A cuore aperto