Felici intuizioni registiche, come i movimenti da Barbie e Ken di due dei quattro personaggi, il linguaggio misto tra pseudo latino e un contro-grammelot che affascina per l'irreverenza affabulatoria, caratterizzano Petimus Rogamus di Marco Bilanzone portato in scena con la regia, una volta tanto tale, di Lorenzo Montanini e bene interpretato da Carlotta Piraino, Daniel Plat, Mersia Valente, Diego Valentino Venditti.
Quel che manca allo spettacolo è però il discorso critico, la vera ragion d'essere di una messinscena un po' fine a se stessa che incentra tutte le critiche dei ruoli sociali che vorrebbe fare all'orologio biologico artatamente fatto afferire al solo femminile.
Si ride e si sorride spesso durante la visione ma se ne dimentica presto il perché. E la critica al potere, promessa nelle note di regia, nello spettacolo latita e scompare.
ROMA FRINGE FESTIVAL 2014 - Petimus Rogamus