La messinscena di Music Hall che ha debuttato ieri sera, è il primo di due appuntamenti che il Napoliteatrofestival dedica a Jean-Luc Lagarce. E’ singolare che il testo, uno dei più noti e lucidi dell’autore francese, raddoppi la sua presenza nel programma della kermesse, si potrà infatti assistere a due allestimenti della stessa drammaturgia, uno spagnolo e uno francese (quest’ultimo dal 26 al 28 giugno, a conclusione del programma, con Fanny Ardant).
La ‘versione spagnola’, prodotta dal Teatro del Astillero, è stata affidata a Luis Miguel González Cruz, drammaturgo, regista teatrale, televisivo e cinematografico, che ci ha regalato uno spettacolo lineare ed elegante, efficace e coinvolgente nella sua semplicità, nei chiaroscuri di luce ed ombra così seducenti e totali sul palco nudo, alchemica atmosfera in cui lo spettatore viene accompagnato passo dopo passo nel loop della storia, nelle spirali che avviluppano i personaggi.
Un’attrice e due ballerini della sua compagnia riprendono le prove di una messinscena... quale messinscena? I protagonisti sembrano non ricordarlo più. Così perplessità e smarrimento danno voce a battute e silenzi, che si succedono, si ripetono o cadono, nella volontà di ricomporre quel puzzle frantumato che è lo spettacolo. E nello spettacolo perduto, o meglio nella sua quasi ossessiva ricerca, si riflettono, come in uno specchio deforme, gli stessi protagonisti, impegnati a ritrovare non solo la piéce smarrita, ma la propria identità.
In scena la grande attrice Marina Andina, in Spagna star cinematografica e televisiva, affiancata da Chema Ruiz e Ángel Solo; dopo un avvio forse un po’ incerto, i tre abili interpreti trovano i ritmi giusti e danno spazio alle proprie doti in un lavoro molto ben riuscito.
L’unica perplessità è venuta spontanea dopo gli scroscianti applausi che hanno coronato la messinscena, ed è legata alla programmazione: perché un allestimento che forse più di altri chiede attenzione, peraltro in lingua spagnola sopratitolato, viene messo in programma alle ore 22,00?!
Teatro Nuovo – Napoli, 9 giugno 2009
Teatro