Teatro

Speciale Versiliana 2010 : " Giselle " remake in due atti in Prima Nazionale

Speciale Versiliana 2010 : " Giselle " remake in due atti in Prima Nazionale

 

La rivisitazione contemporanea del capolavoro di Théophile Gautier in scena, in prima nazionale,al Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu) ,giovedì 26 agosto 2010

Il celebre balletto messo in scena dalla Botega Dance Company per le coreografie di Enzo Celli.
In un mondo immaginario dominato dal potere Giselle è la segretaria della fabbrica, epicentro della narrazione danzata.


 

Tutto il romanticismo contemporaneo di “Giselle” nel remake del celebre balletto in prima nazionale al Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu) messo in scena dalla compagnia Botega. Danza ancora protagonista sul palcoscenico della “Piccola Avignone” con l’ultima delle premiere in agenda giovedì 26 agosto (inizio ore 21,30. Prezzi: Poltronissima 30,00; Poltrona I settore 20,00; Poltrona II settore 15,00; Tribuna 10,00. l’ambito della trentunesima edizione del Festival promosso dalla Fondazione La Versiliana co-produttore insieme a G.D.O dello spettacolo, con la rivisitazione ardita e personale del capolavoro di Théophile Gautier (musiche di Adolphe Adam), del giovane coreografie e regista Enzo Celli.

Diviso in due atti, il balletto è stato definito dal coreografo come “la sintesi del movimento romantico”, un’opera sui generis che racchiude tutta l’essenza del romanticismo. Un classico “dirompente” che parla della società di oggi, divisa tra colletti bianchi e politici, e classe operaia alle prese con la lotta per il potere, dove Giselle è la segretaria di una fabbrica, epicentro del mondo immaginario credo da Celli, e Albrecht un giovane politico.

In scena nei ruoli principali Elisabetta Minutoli (Giselle), Alessandro Pustizzi (Albrecht), Federica Galimberti (Mirta), Giovanni "Gava" Leonarduzzi (Azrael), Francesco Di Luzio (Hilarion). Tra gli interpreti Laura Ragni, Carlotta Viola, Mattia De Virgiliis, Andrea Ferrarini, Daniele Lombrici, Manuel Venturino, Francesca Antinucci, Carlotta Bellucci, Azzurra Caccetta, Cristina Conti e Silvia Ruggiero.

Poetica e raffinata, personalissima nell’interpretazione e nel linguaggio, il remake è ambientato in uno spazio scenico-temporale più o meno astratto, e più o meno contemporaneo, in un paese regolato dalla vita di una grande fabbrica che rappresenta il nucleo delle relazioni e del lavoro dei personaggi-ballerini. La popolazione di questo paese si divide in due grandi caste: quella degli operai e dei lavoratori della fabbrica, e quella dei politici e dei dirigenti che stabiliscono i destini di questa piccola società che, avendo nella fabbrica (quindi nell’economia) l’unico motore sociale, si trasforma sempre più in un popolo assoggettato e affascinato dal potere. Ma quando le società sostituiscono la cultura con l’economia, i teatri con le fabbriche, i musei con i centri commerciali, inevitabilmente ci si incammina sua una strada che non può far altro che indebolire le coscienze, rendendole fredde, aride, confuse dall’equivoco tra vivere ed essere in vita.
Proprio per questo gli abitanti immaginari di questo mondo immaginario, come in tutte le favole che si rispettano amplificano questi moti. Scopriamo così che gli individui di questa storia sono esseri delicatissimi e fragili, al punto che basta chiudere loro gli occhi con un semplice gesto della mano per dargli la morte, ma allo stesso tempo capaci di accettare all’interno della loro società la pena di morte, perché è inevitabile che li, dove non si celebra la vita, si è iniziata una celebrazione della morte.
All’interno di questa società Giselle (la segretaria della fabbrica) viene spesso additata ed irrisa perché conserva un romanticismo antico che le conferisce quella timidezza che ci piace pensare nascosta nelle mani delle nostre madri all’incontro con il primo amore.
Albrecht è un giovane politico nel pieno della sua carriera, appena arrivato in paese decide di sedurre la bella Giselle per divertirsi con un suo amico ma durante la loro danza i due si scoprono, si conoscono, s’innamorano, almeno fino a quando non arriva in paese il resto della delegazione politica all’interno della quale c’è la compagna ufficiale di Albrecht.
Nel momento in cui Giselle scopre di essere stata sedotta e tradita comincia la sua danza di follia durante la quale, al culmine della pazzia muore un operaio.
È così che in questo mondo immaginario fatto da personaggi immaginari la nostra Giselle finisce in una prigione femminile, condannata a morte. Mirta è la responsabile delle detenute ed è anche la padrona di una strana figura Azrael, un essere metà uomo e metà animale che è colui che in questo fantastico mondo dispensa la morte alle condannate.
Giselle in prigione riceverà prima la visita di Hilarion, suo vecchio spasimante e poi quella di Albrecht che, convinto della sua posizione politica, tenterà di convincere Mirta a lasciare andare Giselle con lui. Tutto però sarà vano, Giselle insegnerà ad Albrecht che la statura di un uomo non dipende da un rango, mentre la nostra protagonista affronterà il suo destino con il coraggio di una regina.

Enzo Celli

Enzo Celli nasce artisticamente attraverso molteplici esperienze formative, che danno vita ad uno stile del tutto singolare basato sulla fusione tra danza contemporanea ed hip hop. Ben presto il suo stile, abbinato ad un particolarissimo istinto teatrale gli permetto di diventare uno dei coreografi più apprezzati del panorama Italiano.
Nel 1995 riunisce la prima formazione dei Botega. E' ospite all'interno di numerosi programmi televisivi. Nell'estate del 2003 realizza le coreografie per "I trionfi del Petrarca" con musiche originali del Maestro Berio. E' coreografo e solista, insieme a Carla Fracci e Daniel Ezralow, dello spettacolo "Ovo, una maratona per Peter Gabriel" con musiche originali di Peter Gabriel.
Nel luglio 2004 è assistente alle coreografie di Lindsay Kemp per lo spettacolo di Piazza Del Popolo. Coreografa e danza con Daniel Ezralow un passo a due (Pulcinella Bianco e Pulcinella Nero) per la RAI, nell'estate del 2004. A Luglio del 2005 è uno dei coreografi della serata "L'amour et son l'amour, l'uomo che danza e la sua ispirazione" di Vittoria Ottolenghi, per il festival di Todi, con solisti quali Roberto Bolle, Vladimir Derevianko e Viviana Durante. Ad agosto del 2005 viene chiamato a Colonia, in occasione della GMG, per lo spettacolo "Italyani", dove si esibisce in uno stadio davanti un pubblico di 70000 persone. Nel giugno 2006 i Botega di Enzo Celli sono ospiti del gala "Amores", diretto da Vittoria Ottolenghi, insieme alle compagnie Alvin Ailey, Bèjart, Bolshoi, Staatsballet di Monaco. Nel 2007 comincia la tournée internazionale con lo spettacolo Ostro.
Nel 2008 insegna all’Accademia di Stato della Repubblica del Bashkortostan (Città di Ufa Russia) e collabora con il Russian Drama Theatre.
Sempre nel 2008 è in Palestina per il Ramallah Contemporary Dance Festival, è li che Khaled Elyyan direttore artistico del festival gli chiederà di realizzare la produzione "Salute", con danzatori Libanesi e Palestinesi che debutterà nel 2009 in concomitanza del tour a Ramallah, Haifa, Nazaret e Gerussalemme della compagnia Botega. Dall’ottobre del 2008 comincia la sua collaborazione con il D.N.A. di New York dove insegna e tiene performance periodicamente. Nel settembre 2009 è stato residente presso il Cedar Lake Contemporary Ballet di New York ed al Topaz Art, per le prove della performance Hic et Nunc per il debutto newyorkese
Nell’ottobre dello stesso anno debutta al teatro "La Cigale" di Parigi con la performance "Subway" in occasione del Break Dance Session 2009.
Nel 2010 è ospite con la compagnia al Teatro dell’Opera di Erfurt (Germania), al Ramallah Contemporary Festival (Ramallaha), Dumbo Dance Festival ed al Wive Rising Series entrambi di New York. Il suo stile registico-coreografico e di contaminazione è stato oggetto di tesi all’Università DAMS di Bologna tesi pubblicata in dicembre 2007.
Per Botega ha scritto gli spettacoli: D.R.E.P. Edge, Brivido, Sc’Impis, Astamanera, Il Moro, Sircus, Uléss Ulà, Homme, Ostro, Nuj, Paracasoscia, Hic et Nunc, Subway, Irritante e Naji.