«E il canto si fa turbine e magia,
gioia e dolore, inno di speranza.
Sono voci di gente senza storia,
sono ferite, e pianto, e nostalgia.
È il traditore, il ladro, l’assassino
che confessa la pena dei suoi giorni:
tragiche scelte senza via d’uscita.
Le raccontano al Grande Crocifisso,
lo circondano, tendono le mani.
Rosso di sangue, azzurro di preghiera,
roteare di vesti e di colori,
di musica e parole.»
(Isa Morando, “Canteremo le lodi del Signore”, in Il quaderno di Matisse, Città del Silenzio, Novi Ligure 2012, p. 40)
La poesia è musica se veramente è Poesia. Ma vi è mai capitato di udire dei versi magnifici che sembrano melodia e di ritrovarvi d’un tratto ad ascoltare davvero dell’ottima musica come se il miracolo si fosse adempiuto?
Ebbene, è quanto accaduto stasera, 19 gennaio 2013, al Centro Civico Buranello di Sampierdarena.
Un pomeriggio freddo, scaldato dagli endecasillabi di Isa Morando, poetessa genovese, sampierdarenese per la precisione, come i sampierdarenesi con orgoglio amano puntualizzare riferendosi all’illustre concittadina. La sala gremita, gli occhi puntati sulle bocche che recitavano, non soltanto per ascoltare meglio ma anche per fissare un punto che potesse consentire a ognuno il viaggio visionario che i versi regalavano.
Nella sua nuova raccolta – Il quadro di Matisse-, la Morando ha dedicato un componimento al coro Spirituals & folk –alcuni versi sono qui in epigrafe- ed è proprio per questo che alla magia si è aggiunta altra magia: come d’incanto si sono materializzati gli Spirituals & folk, offrendo un concerto di altissimo livello, perché d’altronde non conoscono altra misura che questa.
Ma chi sono gli Spirituals & folk? Un coro polifonico genovese –sampierdarenese per la precisione- nato nel 1994, come ci ha spiegato il suo presidente Nanni Perazzo. Si tratta di un gruppo di più di venticinque persone –soprani, contralti, tenori e bassi- che provengono dalle più disparate professioni ma uniti da una passione comune: il canto, per l’appunto. Ma ciò che sorprende non è il loro impegno e neanche la serietà con cui si presentano al pubblico, ma la competenza, la bravura, l’abilità. Hanno cantato senza accompagnamento musicale; un’esibizione sonora a cappella, dunque, come si definisce nel gergo musicale. Spiritual e gospel, i generi presentati. Vestiti tutti allo stesso modo. Una tunica celeste che per le donne scendeva morbida sino ai piedi. Eleganti, aggraziati, piacevoli. E potenti. Robusti e vigorosi nella voce e leggiadri e vivaci nei movimenti. Magnifiche le due soprano Antonella e Silvana Giannuzzo, bravissimi i tenori, ma il gruppo supera senza dubbio le singole individualità. Unito nelle differenze -in varietate concordia, per dirla da buoni europei-, esso è un "frutto dai molti grani”, un baobab che svetta potente nel cielo e richiama a sé l’attenzione del quotidiano rendendolo straordinario. Melodico, armonioso e ritmato, il canto degli Spirituals & Folk. A chi ha la fortuna di ascoltarli esso consente l’immersione nella soavità della musica e l’emersione nella gioia.
E a chi ti regala il sorriso, soprattutto in un freddo pomeriggio di gennaio; a chi ti inonda di gaiezza, soprattutto in un periodo di crisi come il nostro; a chi ti concede il piacere della levità, soprattutto in un’età in cui si sogna sempre di meno; a chi senza conoscerti fa per te tutto questo bisogna tributare lodi e augurare un cammino di gloria.
Tenete d’occhio il calendario dei loro concerti. Vi assicuro che non ve ne pentirete.
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Spirituals & folk
Direttori: Nina Taranto e Piero Merello
Presidente: Nanni Perazzo
Coristi: Roberta Callegari, Lilly Cannella, Antonella e Silvana Giannuzzo, Daniela Ninetti, Lucia Paparella, Cristina Ravera, Wanda Casalino, Carmen Pallavicini, Lina Rando, Rosanna Lovegno, Susanna Paola Salvi, Sofia Vassallo, Dania Vernazza, Gianni Corvetto, Lorenzo Costa, Mirko De Luca, Alberto Magrassi, Lorenzo Omacelli, Sergio Monteleone, Fabio Morandi, Gianni Ravera
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