Teatro

Stagione 2009 - 2010 del Teatro Comunale di Manfredonia

Stagione 2009 - 2010 del Teatro Comunale di Manfredonia

La tragedia della parola che inventa luoghi, costruisce sentimenti e determina l'agire dei personaggi. Si apre con "Otello" del regista campano Arturo Cirillo la Stagione di Prosa 2009 - 2010 del Teatro Comunale, promossa dall'Assessorato alle Culture del Comune di Manfredonia e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Bottega degli Apocrifi, al via lunedì 9 novembre. L'Otello è il luogo del tradimento, il palcoscenico immaginario, ma non per questo meno reale, della gelosia, della brama, dell'atto animale. Il regista Arturo Cirillo - vincitore nel 2004 il Premio Ubu per la miglior regia con "L'ereditiera" di Ruccello e nel 2006 ancora un Ubu come miglior attore non protagonista per "Le intellettuali" di Molière - continua a sorprendere con un melodramma capace di attirare le folle di tutto il mondo per il suo carattere di variabilità perpetua all'interno di un sistema chiuso. Tre grandi opere del Bardo, i dialoghi drammatici di "Rosvita", le caustiche esternazioni di Marco Travaglio, il Molière secondo Valter Malosti sono alcuni degli otto appuntamenti dell'articolato cartellone di questa Stagione di Prosa che prosegue il 24 novembre con "Rosvita", interpretato da Ermanna Montanari e diretto da Marco Martinelli del Teatro delle Albe. Roghi di giovinette, stupri e torture, cedimenti, amori impossibili che non si arrestano neanche davanti alla necrofilia, padri autoritari e pii: miniature medievali che riaffiorano da un passato remoto e che si perpetuano sempre uguali nelle cronache quotidiane del pianeta. "Rosvita" è la crudeltà ambigua e disorientante dei drammi. L'11 dicembre Bottega degli Apocrifi porta in scena "Controra", lo spettacolo realizzato nell'ambito del progetto "Teatri Abitati: Residenze teatrali di Puglia" con il sostegno di Ministero dei Beni e Attività Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Città di Manfredonia. I registi Stefania Marrone e Cosimo Severo raccontano in "Controra" la storia di una donna, di un Sud che è una condizione dell'anima, che ti scalda il cuore con l'aria di casa e al tempo stesso ti congela le azioni; un'impossibilità che non ha fondamento razionale ma ha radici forti come quelle di un albero secolare. Lo spettacolo è fuori abbonamento. Gli spettacoli riprenderanno il 15 gennaio con "La scuola delle mogli" diretta dall'eclettico Valter Malosti che si accosta per la prima volta a Molière producendo una pièce "visionaria", nella quale il delirio del protagonista si trasforma in un'autentica rovina di cui egli stesso, Arnolfo, ne è artefice. Marco Travaglio "irrompe" la scena del Teatro Comunale il 29 gennaio con "Promemoria - 15 anni di storia d'Italia ai confini della realtà". Da sottofondo alle parole della "memoria storica" della contemporaneità italiana le musiche del compositore Corvino, quasi una suggestione nella nitidezza del racconto di Travaglio. La musica per creare un effetto di "galleggiamento" nella consapevolezza dello "sprofondamento" lucidamente esposto dal giornalista torinese. E', invece, un'atmosfera gaia e mediterranea quella raccontata da Gabriele Lavia in "Molto rumore per nulla" (l'8 febbraio), la commedia che riassume alcuni dei contenuti chiave dell'universo shakespeariano: il dilemma esistenziale tra l'essere e l'apparire, il tema del doppio, dello specchio, della maschera. Attraverso Shakespeare, Lavia si interroga sulla verità, ciò che è, ciò che si deve. Un molto che attraverso lo specchio del rumore si riflette e torna nulla. Doppio appuntamento a marzo: venerdì 12 con l'arguto e autoironico "Paracasoscia", splendida rivisitazione del patrimonio lirico, verdiano e rossiniano, fatto di un linguaggio energico e vigoroso, quanto sottile e delicato, come le voci liriche rispettivamente maschili o femminili sanno essere. Un modo nuovo ed estremamente moderno di avvicinarsi all'Opera da parte del coreografo Enzo Celli, che ne interpreta il linguaggio; il 27 marzo sarà la volta dello spettacolo/concerto "Mammasantissima in Ammerika", regia di Michelangelo Campanale. Una storia del Sud, del suo "essere meridiano" che non è altro che un rimanere eternamente sulla soglia, stretto tra il coltivare pazientemente e ostinatamente grandi sogni e il tragico e ineluttabile bisogno di lasciare tutto così com'è e come è sempre stato. Chiude la Stagione del Teatro Comunale di Manfredonia, l'11 aprile, uno strepitoso Filippo Timi che ricomincia da Shakespeare con la piece "Il Popolo non ha pane? Diamogli le brioche". E se per un inedito Timi, in doppia veste di attore e co-autore, si può "ridere anche della tragedia", allora questo spettacolo può divenire un'autentica commedia i cui protagonisti sono Timi/Amleto, Paola Fresa/Ofelia con Lucia Mascino, Luca Pignagnoli e Marina Rocco. Un'egregia Stagione segnata, tra l'altro, da un'importantissima novità che permetterà agli spettatori di scegliere e acquistare il proprio posto via web attraverso il servizio di Biglietteria on line, disponibile sul sito www.teatropubblicopugliese.it a partire dal primo giorno dopo il primo spettacolo della Stagione, ovvero dal 10 novembre 2009.