Lo spettacolo evento di Oscar De Summa, in un’edizione speciale a Casalecchio
Stasera sono in vena | Il concerto, riallestimento dello spettacolo cult di Oscar De Summa chiude la stagione multidisciplinare del Teatro Comunale “Laura Betti” di Casalecchio, curata da ATER Fondazione: e per il finale di stagione è stato scelto un evento speciale.
Secondo capitolo della “Trilogia della Provincia”, Stasera sono in vena celebra i suoi 10 anni con un riallestimento live: Oscar De Summa è sul palco con una band in un concerto vero e proprio che entra nello spettacolo e che alla versione originale dello spettacolo integra nuovi brani iconici che hanno segnato un’epoca e le generazioni successive.
A curare la drammaturgia musicale Corrado Nuccini (fondatore del gruppo Giardini di Mirò) che suonerà dal vivo insieme a Daniele Rossi e con la voce di Francesca Bono (Ofeliadorme).
Spettacolo per voce sola, intreccio tra musica e parole
Oscar De Summa scrive e interpreta uno spettacolo per voce sola, ironico e amaro, che racconta parte della sua adolescenza e le contraddizioni di una terra che è anche geografia dell’anima.
In una Puglia dove prendeva piede la Sacra Corona Unita, ed era esplosa la droga a trascinare tragicamente con sé una intera generazione, un gruppo di ragazzi della provincia salentina precipita nel mondo dell’eroina senza rendersene conto, finché uno di loro non muore di overdose.
Una storia di droga, spaccio e malavita organizzata – che De Summa attinge ad una scomoda materia autobiografica - si intreccia in modo indissolubile con la drammaturgia musicale in un’alternanza e sovrapposizione costante di significati ed evocazioni.
Il connubio tra musica e parole realizza dal vivo, in questa nuova versione-concerto, il “desiderio” del protagonista che negli anni ’80 si immaginava cantante rock: la figura del rocker era considerata come l’unico riferimento concreto, il modello da seguire, poiché con le sue canzoni e la sua musica proponeva una visione nuova del mondo e delle relazioni, il mezzo per esprimere la propria voce e l’unica alternativa al sistema capitalistico che avanzava.
Stasera sono in vena è una storia di dolore, quel dolore che si nasconde in ogni piega del corpo e che spinge a compiere azioni estreme proprio per sottrarsi a quella sofferenza, al dolore più profondo dell'anima e di uno spirito che non trova il suo posto nella società.
La sgradevole sensazione di sentirsi sempre inadeguati, fuori luogo, la sopravvivenza a un mondo che non corrisponde a quello immaginato, le aspettative, l’oppressione, lo smarrimento che porta il protagonista a cadere nell’abisso della droga non hanno tempo, sono stati d’animo che attraversano le epoche pur rimanendo terribilmente attuali. La droga rappresenta un rimedio rapido, una soluzione che ci toglie dall'imbarazzo di vivere, ci toglie a noi stessi sottolineando la necessità di appartenerci.
Una storia emblematica e rappresentativa degli anni '80, che oggi ha declinazioni diverse ma che racconta sempre lo stesso disagio.
Stasera sono in vena - 10 anni live special edition è il concerto che ha accompagnato un’intera generazione che sognava, come il protagonista, di diventare una rockstar e che in quella musica, poi, ha trovato l’antidoto alla propria solitudine.
Una colonna sonora eseguita dal vivo con cui la band accompagna il racconto di Oscar De Summa dall’inizio scanzonato - in cui si sorride delle sue vicende, fino ai momenti più intimi e tragici della narrazione – che ci ricordano che quello di cui stiamo parlando è vero, è già successo.
Oscar De Summa: il teatro è rivoluzione
De Summa autore, drammaturgo e attore di profonda sensibilità e forza interpretativa, è tra gli artisti più apprezzati della scena teatrale italiana, vincitore di numerosi premi, tra cui Cassino Off 2015, Hystrio Anct 2016, Hystrio/Mariangela Melato 2017 e, con la Trilogia della provincia, del premio Rete Critica 2016.
Nome di riferimento della scena teatrale indipendente italiana con i suoi monologhi intensi, ironici e veri, intrisi di realismo magico e poesia, alterna scritture originali a rivisitazioni di grandi classici shakespeariani: il suo teatro parla di vita, parla dell’essere umano, raccontandone le grandezze e le miserie, la forza e la fragilità.
In un’intervista di qualche anno fa dichiara: “Sono veramente convinto che il teatro è la grande arte della rivoluzione perché presuppone la presenza contemporanea di attore e spettatore, e questo incontro è già cambiamento”.