Dario Fo porta in scena dal 30 giugno al 5 luglio al Piccolo Teatro Studio di Milano un progetto sull' ultimo testo inedito e mai rappresentato scritto con Franca Rame
L’ attività artistica di Dario Fo sembra non voler conoscere sosta: solo nell’ultimo anno questo “giovane“ di quasi 90 anni ha portato sul palco un bellissimo spettacolo su Maria Callas e pubblicato tre libri fra ricerca storica (La Figlia Del Papa, C’è Un Re Pazzo In Danimarca, Ciulla Il Grande Malfattore) e triste attualità (Un Uomo Bruciato Vivo) confermando, nel caso ancora servisse, che attraverso il suo sguardo ed i suoi testi si può, a volerlo fare, ricostruire la storia d' Italia dal Medioevo ai giorni nostri, passando attraverso quelle miserie e quelle nobiltà che non tutti, per comodo, pigrizia o ignoranza, si prendono la briga di voler ricordare. Ma, fedele alla propria arte fatta di continuo movimento e scoperta, il nuovo spettacolo di Dario è questa volta basato non su personaggi o fatti storici del nostro Paese, bensì su un racconto del poeta e scrittore cinese Lu Xun, noto soprattutto per il suo contributo alla nascita della lingua cinese moderna semplificata.
L’autore della prima storia organizzata e scritta è senz’altro Lu Xun, filosofo e poeta cinese nato nel 1881 e fondatore – poco prima della rivoluzione - della lingua cinese moderna detta semplificata.
Mao Tse Tung lo stimava moltissimo e lo indicava come un esempio straordinario dell’intellettuale che si pone a disposizione del popolo perché giunga a cambiare il mondo, a cominciare dalla condizione disperata dei sottomessi. Noi ci siamo ispirati a quel racconto e lo abbiamo sceneggiato fino a trasformarlo in un testo di teatro all’antica italiana.
Storia di Qu, testo inedito e mai rappresentato di Dario Fo e Franca Rame tratto dal racconto “Ah Qu”, narra le peripezie di un buffone-emarginato che vive di espedienti e combina guai, un prototipo universalmente riconoscibile nelle diverse culture popolari, ’cugino’ dei nostri zanni e del nostro Arlecchino
Qu è un personaggio mitico nella cultura popolare della Cina settentrionale, una specie di Arlecchino che al tempo di Mao Tse Tung, dal 1920 in poi, divenne famoso anche in tutto il resto della Cina.
Come ogni buffo che si rispetti si muove in modo sgangherato, tanto con la voce che con il corpo. Naturalmente una maschera del genere sa eseguire movimenti mimici e soprattutto acrobatici, nonché parlate in tonalità impossibili. Ancora, come Pulcinella e il Ruzzante, non ha molta dimestichezza con il lavoro manuale, specie se quella fatica si dimostra pesante e mal retribuita. Ma non è un cialtrone e tantomeno un ipocrita. È un candido che in tutte le sue azioni dimostra di avere moralità e lealtà straordinarie.
In scena, oltre al protagonista Michele Bottini, un folto gruppo di artisti tra attori, acrobati, musicisti e danzatori che danno vita ad una pièce tragicomica, fondendo, attraverso il gioco dell’affabulazione e della contaminazione ironica tra elementi classici e contemporanei, gli ingredienti del teatro popolare della tradizione occidentale agli echi di una Cina fantastica.
Storia di Qu si inserisce all’interno del più ampio progetto triennale ‘Il teatro di Dario Fo e Franca Rame per le Nuove Generazioni’, nato nel 2011 da un’idea di Massimo Navone (Direttore della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano), condivisa da Michele Bottini (insegnante di Commedia dell’Arte della Paolo Grassi), sotto l’egida di Dario Fo e Franca Rame che ne hanno sostenuto, con la presenza e gli insegnamenti, le prime fasi di studio e le successive tappe di realizzazione spettacolare ed il cui obiettivo è di trasmettere alle nuove generazioni di artisti, che si stanno formando in questi anni (attori, registi, drammaturghi, scenografi, costumisti, musicisti), la conoscenza e la pratica del ricchissimo e attualissimo repertorio teatrale di Dario Fo e Franca Rame..