E’ andato in onda su RaiUno ieri sera , 25 ottobre 2010 , “ Il Sorteggio “, un film molto ben fatto nella ricostruzione storica ed estremamente utile ed attuale per i momenti che viviamo. Non nascondo che , visto i miei anni …anta, ho avuto un brivido ed un sussulto nel rivivere quelle vicende , ambientate a partire dal maggio del 1976, quando a Torino ebbe inizio un processo unico nella storia della Giustizia italiana, quello al nucleo storico delle Brigate rosse. Quarantasei imputati, undici dei quali detenuti (tra di loro Alberto Franceschini, Prospero Gallinari, Renato Curcio, Maurizio Ferrari), ai quali venne contestato, per la prima volta dal 1945, il reato di “costituzione di banda armata finalizzata al sovvertimento violento dell’ordine democratico e delle sue istituzioni”.
.Nel film Il Sorteggio si parla della storia di Tonino Barone, un operaio della Fiat Mirafiori con la passione del ballo interpretato da Beppe Fiorello, sorteggiato come giurato popolare al primo processo al nucleo storico delle Brigate Rosse. La sua donna nella vita e nelle gare di ballo è Anna (Gioia Spaziani) , l’amico ed anziano operaio , sindacalista illuminato e figura paterna è Gino ( Giorgio Faletti ) emblema di una sinistra operaia sana , decisa e reattiva che seppe isolare e contrastare efficacemente nelle fabbriche e fuori i brigatisti. Molto bene azzeccato il personaggio di Salvatore (Francesco Grifoni), figlio della Torino borghese con la vocazione ribelle di operaio, che di fatto sposa le idee violente dei brigatisti fino ad uccidere il proprio padre virtuale Gino.
Dopo 33 anni si ricorda anche l’assassinio, avvenuto il 28 aprile 1977, del Presidente dell’Ordine degli avvocati del Piemonte Fulvio Croce , impegnato in prima persona a mettere su un collegio di difesa , dal momento che nessun avvocato aveva accettato gli incarichi di difensore dei brigatisti per paura di essere ucciso . Di fatto i brigatisti cercarono con ogni mezzo di impedire la realizzazione di quello che loro chiamarono il “ processo borghese “ disconoscendo così allo Stato il diritto-dovere di giudicarli.
Un film con una sceneggiatura realistica e corretta da un punto di vista storico scritta da Giovanni Fasanella, Giuseppe Rocca , Beppe Fiorello , Giorgio Glaviano e con la collaborazione di Giacomo Campiotti, che ne firma anche la regia.
Un ricordo di momenti molto difficile per il nostro Paese superati con forza e dignità con il contributo di tutte le classi sociali e con l’unità sindacale che tolse rapidamente nelle fabbriche spazi di crescita alle teorie assolutiste e violente dei brigatisti. Ripensiamo invece all’attuale situazione di divisione sindacale , ai momenti di aggressione di sedi sindacali : questo film è un monito per chi ha già vissuto quei tristi momenti ed un suggerimento per i più giovani ad una comprensione della delicatezza dell’attuale momento storico