Teatro

Tangenti al Petruzzelli di Bari

Tangenti al Petruzzelli di Bari

Agli arresti domiciliari il direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, ed i titolari di quattro imprese coinvolti in un giro di tangenti.

Non bastavano l'incendio e gli anni di oblio a seguire, la parentopoli delle assunzioni, le indagini della Corte dei Conti: adesso si affacciano anche le tangenti. Il Teatro Petruzzelli di Bari torna nuovamente alla ribalta non per un'opera lirica o teatrale, ma per un'inchiesta giudiziaria.

Appalti truccati in cambio di mazzette: è questa l'accusa rivolta a Vito Longo, direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, e agli imprenditori Vito Armenise, titolare dell’azienda che si è aggiudicata il servizio di facchinaggio, Giacomo Delle Noci, titolare dell’azienda di pulizie, Nicola Losito e Franco Mele. A convalidare i domiciliari è stato il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Bari, Fabio Buquicchio, che ha disposto l'ordinanza di custodia cautelare dopo che le indagini condotte hanno dimostrato che gli imprenditori si aggiudicavano gli appalti per alcuni servizi del teatro dietro il corrispettivo di una tangente.

Gli episodi risalgono a novembre e dicembre 2015: sotto la lente d'ingrandimento della Procura sono finiti tre bandi di gara che sarebbero stati "cuciti su misura" per le imprese aggiudicatrici. "Alta sartoria", dunque, che nulla ha a che fare con l'estro artistico di un direttore d'orchestra o con il virtuosismo di un primo violino; non un "Sarto per signora", parafrasando la celebre commedia di Georges Feydeau: in questo caso, c'è davvero poco da ridere.

Un "sarto" che rappresenta un'anomalia italiana davvero difficile a morire. Non sono bastate Tangentopoli, le varie parentopoli, Calciopoli, Vallettopoli e tutte le decennali inchieste su tangenti e corruzione; in effetti, ci mancava Teatropoli. Ad incastrare gli indagati il video di una telecamera nascosta dagli agenti della Digos nell'ufficio di Vito Longo che, senza tante interpretazioni, mostra la consegna delle mazzette. In totale, il direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli ha intascato in due mesi otto mazzette da ventimila euro ciascuna, per un totale di centosessantamila euro. Le indagini sono partite a seguito di una querela per diffamazione presentata dall'impreditore Marino Lavopa, a seguito di alcuni articoli di giornale che lo accusavano di presunte irregolarità negli appalti del Petruzzelli.

Ad onor di cronaca bisogna evidenziare l'importante contributo dei vertici della Fondazione che hanno collaborato con la Procura; infatti, il presidente Gianrico Carofiglio (ex magistrato antimafia) e il sovrintendente Massimo Biscardi hanno consegnato al procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, documenti importanti frutto di indagini interne partite all'indomani dell'avviso di garanzia ricevuto da Mele, allontanato dalla Fondazione a fine dello scorso anno. Quali saranno ora le conseguenze di questo ennesimo danno di immagine? I vertici della Fondazione, nel corso di un incontro con i dipendenti che si è tenuto nella platea del teatro, hanno rassicurato sul futuro e la stabilità dell'Ente, ricordando che chi lavora nel teatro è persona offesa e non complice.