Teatro

Teatro Ca' Foscari, la Venezia delle Alterazioni

Teatro Ca' Foscari, la Venezia delle Alterazioni

Al via la nona stagione dalla riapertura. I workshop restano parte essenziale del progetto.

Facciamo due conti. Quella del Teatro Ca' Foscari di Venezia è la nona stagione dopo la riapertura nel 2009/10, ad oggi 181 spettacoli, 29 residenze teatrali e altrettanti workshop, più di venticinquemila presenze tra i 186 posti a sedere e tutte le altre attività, ma soprattutto un entu-siasmo e una passione che nessun numero potrebbe quantificare.

E 'la forza di una scommessa iniziata nel lontano 1953 da Giovanni Poli, una scommessa che lega il teatro alla ricerca, ma non all'accademismo delle aule universitarie, alla formazione delle nuove generazioni e a una platea composta in maggioranza da giovani attenti e curiosi. E questo per una città come Venezia non è affatto scontato. E probabilmente non lo è per la maggior parte dei circuiti teatrali italiani.

Alterazioni

La rassegna 2017/18 si pone in continuità con le incursioni degli scorsi anni, un'indagine sulla con-temporaneità che fatica ad elaborare sicure definizioni.
Se nella passata stagione Correlazioni esplorava le relazioni tra persone come unica forma per stare al mondo, le Alterazioni di quest'anno ci accompagnano tra le diffrazioni di senso che incontriamo sul nostro cammino: per tutte quelle volte insomma in cui ci sforziamo di non esser monadi, ma nessuna delle possibili risposte ci sembra per davvero la risposta.
Arranchiamo non più sulle tracce di segni, ma su quelle della loro interpretazione. C'è una spiega-zione da qualche parte in questo presente?

Appuntamenti, strade e direzioni

Anche quest'anno i workshop costituiscono una parte essenziale, si comincia con Chiara Gui-di passando poi per Marcello Chiarenza fino a Marta della Via che chiude il ciclo: la formazione è da sempre la grande protagonista di Ca' Foscari.

E poi? E poi c'è un fitto programma con Fanny & Alexander, Teatro delle Albe, Anna Scommegna e Serena Sinigaglia, Federica Fracassi e Renzo Martinelli, Elena Bucci e Le Belle Bandiere. Tutti a interrogarsi su un presente fatto di diversità e conflitti, marginalità e ricerca identitaria, dove nessuna verità è più vera delle altre.
Nella sezione Correnti Alternate infine spettacoli di giovani formazioni con esiti performa-tivi diversi, ma di sicuro interesse.