Arriva il 25 maggio al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano il progetto di Luca Tudisca, cantautore siciliano uscito dalla scuola di Amici. Porta in scenail tuo vecchio cappotto e donaloper beneficenza perottenereuno sconto del 20% sul prezzo del biglietto.
Dialogo – Concerto dialogato nasce dalla voglia di sperimentare nuovi percorsi artistici. Il regista Mauro Simone – già apprezzato performer nei maggiori allestimenti di teatro musicale sui palcoscenici nostrani - trasforma le canzoni in una storia da mettere in scena con il testo di Elisabetta Tulli e i movimenti coreografici di Nadia Scherani.
Sul palco milanese del Teatro Nazionale Che Banca!, il prossimo 25 maggio, due attori - Elena Nieri e Matteo Volpotti - e Luca Tudisca, che scandisce il succedersi degli avvenimenti con la sua chitarra.
Un’idea nata per caso
“L'idea è nata per caso”, racconta Luca Tudisca. “Ho conosciuto una coppia di anziani sposati da 50 anni e ne sono rimasto affascinato. E’ meraviglioso come due persone possano sopportarsi per così tanto tempo. Forse il segreto sta nel dialogo, nella voglia di dirsi tutto, conoscendosi davvero e accettandosi reciprocamente per quello che si è”.
Tutto inizia da un dialogo che diventa musica e si trasforma in poesia, dove le parole delle canzoni accompagnano la storia d’amore dei protagonisti. A scandire l’effetto del tempo che passa e del peso degli anni, alcuni cappotti che i protagonisti indossano l’uno sull’altro per tutta la durata dello spettacolo, fino all’epilogo.
La storia d’amore
Una calda giornata d’estate, in un paesino della Sicilia. In spiaggia ci sono solo Ada e Santuzzo che mangiano un gelato.
Lei lavora come ricamatrice, lui vende il pesce e suona la sua inseparabile chitarra. Non si conoscono. Non si sono mai accorti uno dell’altra. Nemmeno a Messa la domenica. Si incontrano, si amano, si sposano e fanno un figlio. Un ragazzo timido, che si vergogna a parlare ad alta voce, tranne quando suona la chitarra. I tempi cambiano, il figlio cresce e decide di lasciare la Sicilia, perché lui il pescatore, come suo padre, non lo vuole fare. Così Ada e Santuzzo restano soli. Il tempo passa e ogni cappotto che si infilano diventa sempre più pesante: solo allora si scopre la bellezza di quell’amore a prima vista, di un figlio che ci si augura non smetta mai di cantare quel dialogo tra un uomo e una donna durato 50 anni.
Porta in scena il tuo cappotto
Lo spettacolo è legato a un’iniziativa benefica: fino all’11 maggio chi consegnerà un cappotto o giubbotto inutilizzato alla portineria del Teatro Nazionale CheBanca! riceverà due vantaggi: rendere il proprio indumento parte dell’allestimento dello show e ricevere uno sconto del 20% sul prezzo del biglietto. La riduzione non è cumulabile e viene praticata fino al raggiungimento del numero di capi necessario. Al termine dello show gli indumenti consegnati verranno donati ad un’associazione no profit.