La conferenza stampa di presentazione della nuova Stagione teatrale è stata interrotta, con accuse dirette anche al direttore Luca De Fusco.
‘Vogliamo tutt'altro, Questo teatro non ci rappresenta’. Così hanno esordito alcuni esponenti dell'assemblea costituente delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo durante la conferenza stampa, presso il Teatro Argentina, di presentazione della nuova stagione teatrale del Teatro di Roma- Teatro Nazionale.
Alla presenza del Direttore Artistico Luca De Fusco e al Presidente Francesco Siciliano, è stato espresso tutto il malcontento nato lo scorso gennaio con la nomina di De Fusco. In quella occasione si è costituita l’assemblea dei lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo che chiedono a gran voce un teatro che sperimenti nuovi linguaggi, diverso, con un ricambio generazionale. Intanto denunciano fatti e fattacci del settore, in particolare del teatro pubblico, con una diffida formale.
Molestie, abusi e precariato
Una dichiarazione nel discorso di protesta degli attivisti: "Ci siamo opposti alla proposta di facciata dello sdoppiamento della direzione, di cui comunque ad oggi non se ne sa nulla. Abbiamo dimostrato che esiste un clima intimidatorio, violento, paramafioso che da anni è coperto dalle dirigenze che si sono susseguite in Teatro. Sono uscite inchieste giornalistiche che raccontano un clima fatto di molestie, abusi, ricatti e malaffare. Non ci sono state risposte. Sia il presidente Siciliano che l’assessore Gotor non hanno preso alcuna posizione. La politica non interviene, mentre la dirigenza insabbia".
Una programmazione sessista e connivente
Proseguono ancora gli attivisti: "Oggi ci presentate la nuova stagione: 98% di maschi – in gran parte direttori di altri teatri nazionali – 100% di bianchi, quasi tutti over 60, la solita logica degli scambi, una sola compagnia internazionale israeliana, l’unica regia di una donna all’Argentina con attore principale Luca Barbareschi, uno che ha fatto fallire un teatro come l’Eliseo nonostante i milioni di euro donati dai vari governi negli ultimi 10 anni e chiuso definitivamente nel 2020".
La replica di Luca De Fusco
A chi ha chiesto se c’è conflitto di interesse con la nomina in quanto Presidente di una commissione che nominerà il Direttore, Luca De Fusco risponde che non c’è conflitto di interesse. Inoltre, ha rimarcato il fatto che tra le candidature, a quanto gli dicono, ci sono sette proposte femminili a smentire l'accusa dei Lavoratori.
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