Dal 23 al 30 ottobre, presso il Teatro Due di Parma, si svolgerà la 26ma edizione di Teatro Festival Parma – Meeting Europeo dell’Attore. Inserito nel Progetto Israele del Reggio Parma Festival, di cui rappresenta la Sezione Teatro, questa rassegna offre uno squarcio del miglior teatro contemporaneo israeliano, in un programma ricco di stimoli capaci di spingere gli spettatori a farsi domande, senza suggerire però risposte retoriche o scontate.
Al centro della riflessione ci sono temi forti come la multiculturalità, la possibilità di dialogo, la gestione delle conseguenze della storia, la guerra e la Shoah, con capolavori della drammaturgia quali "Una notte di maggio" di Abraham B.Yehoshua, "War" di Lars Loren, "Momik" (nella foto), tratto da “Vedi alla voce amore” di David Grossman, e "L’Istruttoria" di Peter Weiss, accanto a testi contemporanei di giovani drammaturghi come "Denuded" di Miki Peleg-Rothstein, "Nema Problema" di Laura Forti e "Third Generation" a cura della coraggiosa regista israeliana Yael Ronen. Ma anche l’incanto delle tradizioni culturali e musicali di "Kolot", l’ultimo lavoro di Yuval Avital, e l’attualità con la striscia giornaliera del "Teatrogiornale" di Roberto Cavosi.
Proprio la straordinaria opera icono-sonora per cantanti, ensemble, elettronica e video Kolot di Yuval Avital, che racchiude i talenti e le tradizioni delle varie etnie e culture presenti nella terra di Israele combinando canto, musica strumentale e materiali multimediali, si pone come apertura anche simbolica della rassegna, all’insegna del collegamento fra tradizione e contemporaneità, fra oriente e occidente, fra semplicità e complessità .
Tra gli ospiti d’onore di quest’edizione, quindi, il Teatro Nazionale Habimah di Tel Aviv ed il Teatro Gesher di Giaffa, chiamati a rappresentare in Italia la vivacità della cultura israeliana e il profondo legame di questa con la storia del suo popolo.
La riflessione sulle conseguenze della violenza e dei conflitti, declinata dal singolare dell’individuo e del nucleo familiare al plurale di una società, appartiene alla vocazione dall’Habimah National Theatre di Tel Aviv attraverso le voci della drammaturgia contemporanea, nel potente War dello svedese Lars Noren con la regia di Ilan Ronen, dove la guerra diventa metafora dell’umana sofferenza esistenziale, e nel lavoro della giovane Miki Peleg-Rothstein, Denuded , grido di denuncia contro l’abuso sessuale ed emotivo consumato ai danni di un minore.
L’esperienza della Shoah vista dalle generazioni dei sopravvissuti sarà invece il tema di Momik , trasposizione teatrale del celebre romanzo di David Grossman “Vedi alla voce amore”, realizzato dal Gesher Theatre di Giaffa con la regia di Yevgeny Arye ; il racconto della storia dei superstiti dell’Olocausto è qui vista e descritta, con delicatezza comica e un po’ grottesca, da un bambino di nove anni, un membro della cosiddetta seconda generazione nata dagli immigrati in Israele dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto di questo piccolo straordinario protagonista solleverà la storia del passato del suo popolo dagli inevitabili toni cupi e tragici, ammantandola dei colori della fiaba e di una infantile, commovente semplicità.
Sarà il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua a presentare al pubblico Una notte di maggio, l’ultima produzione di Fondazione Teatro Due tratta dal testo che l’autore scrisse nel 1975, diretta da Carmelo Rifici con, fra gli altri, Elisabetta Pozzi, Claudia Giannotti, Michele de’ Marchi e Sergio Romano.
Opera tragicomica in cui un uomo, alla vigilia della “Guerra dei sei giorni”, si ritrova con l’ex moglie e il suo nuovo marito a scavare nelle ragioni del loro divorzio al ritmo cadenzato dalle notizie radiofoniche dell’ineluttabile guerra che li ha riuniti, Una notte di maggio è una commedia che si situa nell’ambito della drammaturgia israeliana legata alla formazione dello Stato d’Israele, volta ad approfondire il modo in cui ansie e nevrosi personali si trasferiscono su un piano collettivo.
All’insegna dello scambio e del dialogo culturale si pone invece Third Generation, work in progress realizzato da un team transnazionale composto da attori israeliani, tedeschi e palestinesi dell’Ensemble del Teatro Habimah e da quello della Schaubühne Lehniner Platz di Berlino, in una produzione internazionale diretta da Yael Ronen per affrontare l´intricato nodo della Memoria che unisce il popolo tedesco, israeliano e palestinese.
Sul versante italiano il Festival presenterà anche Nema Problema, ultimo lavoro della pluripremiata autrice Laura Forti, diretto da Pietro Bontempo. Nema Problema è una requisitoria sulla guerra in Jugoslavia che potrebbe riguardare in realtà qualsiasi guerra del nostro tempo, qualsiasi scontro armato in cui venga meno la chiarezza dei fronti, in cui le motivazioni profonde sconfinino nella sfera più intima e in cui le ideologie si riducono a paraventi per azioni governate dalla cieca sete della sopraffazione e della vendetta.
Come stimolo a una riflessione attenta e fresca sull’informazione e sul contemporaneo, Il Teatrogiornale di Roberto Cavosi ogni sera precederà gli spettacoli dando vita a un estemporaneo instant play. Sulla base di una sempre nuova notizia di attualità, l’autore e drammaturgo Roberto Cavosi ogni giorno servirà un copione che alla sera verrà presentato come una piccola pièce originale ed estemporanea dagli attori dell’ensemble di Teatro Due. Un modo di osservare la ‘nostra realtà’ attraverso strumenti di indagine solitamente inconsueti per un approfondimento così ravvicinato; un curioso abbinamento fra giornalismo e teatro ispirato a piccoli o grandi fatti d’attualità .
Non poteva mancare in programma L’Istruttoria di Peter Weiss, la storica produzione di Fondazione Teatro Due diretta da Gigi Dall’Aglio, ancora oggi uno dei momenti più alti della riflessione teatrale europea intorno alla Shoah. Dopo il grande successo ottenuto in seguito all’emozionante debutto in terra israeliana, ospite dell’Habimah National Theatre di Tel Aviv, il lavoro sarà rappresentato prossimamente nell’ambito del Festival de l’Union des Théâtres de l´Europe che quest’anno si svolgerà a Bucarest.
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