Teatro

Testa di Rame al Festival Inequilibrio Castiglioncello (LI)

Testa di Rame al Festival Inequilibrio Castiglioncello (LI)

L’8 luglio 2012, nella serata di chiusura della XV edizione del Festival Inequilibrio va in scena nella tensostruttura di Castello Pasquini a Castiglioncello Testa di Rame, scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, diretto da Omar Elerian e interpretato da Ilaria Di Luca e  Andrea Gambuzza. Il contesto in cui si sviluppa lo spettacolo è la Livorno del 1945. A pochi anni dalla Liberazione, in una città tutta da ricostruire, Mario Cavicchi detto “Scintilla”, palombaro innamorato del mare e delle sue profondità, vive con Rosa, moglie impulsiva, gelosa e caparbia. Impigliati nella loro libecciosa storia d'amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, gente di Borgo, Americani e “segnorine” che spingono i due protagonisti ad un'immersione nel mistero dei loro sentimenti.

Per una serie di equivoci e di imprevisti Scintilla e Rosa si trovano rispettivamente in un ufficio della finanza sotto stato di fermo, per un recupero che scopriremo non essere andato esattamente secondo i piani e su un autobus di ritorno a casa in piena notte dopo una serata straordinariamente movimentata. Nell'arco della storia i due faranno i conti con le proprie paure e i propri sentimenti e coinvolgeranno il pubblico in un viaggio attraverso la riscoperta del legame che li unisce.

Partendo dalla raccolta di materiale documentario e interviste con i protagonisti e i testimoni dell'epoca, gli autori danno vita a una pièce teatrale sulla vita e le vicissitudini dei palombari, figure fra le più importanti, anche se meno celebrate, della vita portuale del dopoguerra livornese. Il risultato è un affresco sociale, popolare ed estremamente vivo, delle condizioni di vita di questi piccoli-grandi eroi comuni, proiettato sullo sfondo della storia d’amore.

Lo stile proposto è quello del teatro di narrazione, tinto per l'occasione dei colori vivaci della commedia d'amore, in cui i monologhi dei due protagonisti, rivolti ad un interlocutore "invisibile" che non tarda ad incarnarsi nel pubblico, si alternano all'azione per mezzo di un montaggio narrativo ai limiti del cinematografico.

Il testo è scritto in dialetto livornese, scelto dagli autori per restituire una dimensione popolare alla storia e per esplorarne le potenzialità espressive, liberandolo dal “travestimento vernacolare” in cui si è spesso trovato intrappolato.
 

Testa di Rame
domenica 8 luglio 2012 h 21,30
tensostruttura del Castello Pasquini, Castiglioncello
all’interno di Inequilibrio XV Ed. Festival della nuova scena tra teatro e danza