Questo libro è un viaggio in punta di piedi. Anzi è un insieme di viaggi: è un viaggio a Cuba, innanzi tutto, dove si svolge un’esperienza umana e artistica intensa che viene raccontata. Ma è anche un viaggio nel teatro contemporaneo con spunti e accenni ai diversi approcci nella ricerca e nella creazione degli spettacoli. Infine questo libro è un viaggio nell’universo femminile e nelle sue pieghe di sensibilità artistica, di emozione, di capacità comunicativa ed espressiva. Il racconto del Festival-laboratorio chiamato “Magdalena Sin Fronteras” tenutosi a Cuba nel 2008 dà luogo ad un’opera interessante e originale che l’autrice offre al lettore con semplicità, muovendosi agilmente tra cenni di cronaca dell’avvenimento, riflessioni artistiche sul senso del teatro oggi, osservazioni sulla situazione politica storica e sociale di un paese complesso come è ancora Cuba.
La ricchezza di particolari, la completezza dei riferimenti bibliografici e culturali, gli accenni storici al teatro di Cuba degli ultimi 50 anni e alla situazione del teatro in Sud America rende questo libro qualcosa di più e di diverso da un racconto di un workshop internazionale di teatro al femminile organizzato e realizzato da donne. L’esperimento è di per sé avvincente: un incontro tra donne di diversi paesi che si ritrovano a Cuba per realizzare spettacoli, preparare laboratori e creare dei percorsi di scambio dell’esperienza. “Actryces y Directoras” è il titolo del progetto che prevede uno scambio di esperienze tra attrici e registe e attrici-registe che si propongono, si esercitano, si confrontano. Indimenticabile l’episodio della caffettiera che mostra chiaramente come il teatro sia capace di volare in alto e si scontri spesso con la più cieca burocrazia e la più ottusa politica.
Il progetto del “Magdalena” a Cuba nasce da un’idea straordinaria, moderna e intelligente che pone al centro del teatro i problemi femminili e il teatro delle donne. Un bel libro dedicato ad una valida iniziativa che viene portata avanti, pur con grandi difficoltà, in un mondo che è sempre più legato al denaro e alla burocrazia e sempre più distante dall’emozione e dal senso dell’esistenza. L’autrice e l’editore che hanno dato valore a questa esperienza e la presentano nelle librerie italiane danno un segno che in Italia, dove l’attenzione per la cultura ed il teatro sembrano ormai assenti, forse non tutto è perduto… E come il Magdalena Proget ha comunicato un’esperienza al teatro di Cuba questo libro comunica una speranza a noi in Italia. “On Tiptoe a Santa Clara” è un viaggio in punta di piedi, verso il teatro, verso la civiltà.
ON TIPTOE A SANTA CLARA
A cura di Selene D’Agostino
BULZONI EDITORE
Roma 2010
pagg 170 Euro 15,00