Il Teatro Alfieri inaugura il "Fiore all'occhiello" con gli Stomp. Due graditi ritorni: all'Erba Milena Vukotic nei panni di "Regina madre" e al Gioiello Margherita Fumero con "La santa coppia". Ascanio Celestini apre la stagione del Teatro Garybaldi di Settimo Torinese.
Puro ritmo urbano per l’inaugurazione del Fiore all’occhiello, da martedì 1 a domenica 6 novembre al Teatro Alfieri. Senza trama, personaggi e parole, Stomp (nato a Brighton nel 1991) mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con battiti e percussioni di ogni tipo, i ballerini-percussionisti-attori-acrobati danno voce, riciclandoli, ai più "volgari", banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, in un "delirio" artistico di travolgente ironia.
Milena Vukotic e Antonello Avallone - che firma anche la regia - inaugurano la Grande Prosa al Teatro Erba con Regina madre di Manlio Santanelli, dal 4 al 6 novembre. Commedia a due personaggi, ambientata ai nostri giorni, Regina madre prende le mosse da un classico “ritorno a casa”. Alfredo, cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere, un giorno si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso a rimanervi per poterla assistere nella malattia.
Sempre dal 4 al 6 novembre al Teatro Gioiello, torna la commedia leggera e spensierata La santa coppia. Accanto all’attrice torinese Margherita Fumero, in scena Franco Barbero e due comici di estrazione cabarettistica: Gianpiero Perone e Mauro Villata, entrambi provenienti della trasmissione televisiva Colorado.
Si parte dalla spending review: per risparmiare, in momenti di crisi, non sono poche quelle persone che, anche senza legami sentimentali ma con l’obiettivo di dimezzare le spese, hanno deciso di convivere sotto lo stesso tetto. Cosa succede se a farlo fossero due altissimi prelati...insomma: due papi?
Sempre da venerdì 4 a domenica 6 al Teatro Astra, dopo un’importante tournée tra Francia e Italia, arriva uno spettacolo firmato da Nino D’Introna: Paracadute / Parachute, che vede in scena due fratelli: uno che esiste e l’altro sempre presente anche se ha cessato di esistere. Sotto forma di monologhi incrociati, questi due fratelli raccontano in parallelo la loro nascita, mischiano i loro ricordi per comporre la storia della loro famiglia e dei loro destini.
Venerdì 4 e sabato 5 il Teatro della Caduta ospita Zelda - Vita e morte di Zelda Fitzgerald, una creazione della torinese Piccola Compagnia della Magnolia. Lo spettacolo, scritto e diretto da Giorgia Cerruti e Davide Giglio, affida alla figura controversa di Zelda Sayre Fitzgerald, moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, la metafora di un’inesausta ricerca del sublime.
Il sentiero dei passi pericolosi è la storia di tre fratelli, interpretati da Mauro Parrinello, Andrea Fazzari e Matteo Sintucci: Carl, il più giovane con aspirazioni piccolo borghesi, Ambroise, gallerista omosessuale, e Victor, l’unico rimasto nella casa dove sono cresciuti. Il giorno delle nozze di Carl hanno un incidente mentre cercano di raggiungere il luogo della cerimonia. Si ritrovano in un limbo dove sono costretti a parlarsi mentre aspettano i soccorsi: torneranno così alla luce con violenza episodi del loro passato. Lo spettacolo inaugura venerdì 4 novembre, la stagione Happy Birthday – Il bello deve ancora venire, al Teatro BellArte, con repliche fino al 13 novembre.
Giovedì 3 al Teatro Giacosa di Ivrea va in scena Qualcuno volò sul nido del cuculo, di Ken Kesey. L’adattamento italiano di Maurizio De Giovanni trasferisce una storia tutta americana nell’ospedale psichiatrico di Aversa, nel 1982, con protagonisti Daniele Russo ed Elisabetta Valgoi. La regia è di Alessandro Gassman.
Sabato 5 novembre Ascanio Celestini apre la stagione del Teatro Garybaldi di Settimo Torinese con lo spettacolo Laika. Un improbabile Gesù si confronta con le proprie paure e i propri dubbi. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni.
Cicca QUI per consultare tutti gli spettacoli