Il Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese a Roma proroga la sua apertura fino al 5 ottobre. E lo fa con repliche straordinarie di "Molto rumore per nulla", per la regia di Loredana Scaramella.
E così, finito l'evento speciale costituito dalla proiezione, dal 02 al 18 settembre prima di ogni pièce teatrale, dei cortometraggi giunti in risposta la bando "Ancora Shakespeare: perchè?", progetto di Carlotta Proietti e Daniele Dezi, e poi dallo "Shakespeare Fest" che ha visto, dal 19 al 21 settembre, il Direttore artistico Gigi Proietti sul palco a presentare ed interpretare sketches tratti dalle opere del bardo inglese e ad accogliere e consegnare targhe ricordo agli artisti che si sono cimentati con i corti, adesso torna (e si prosegue con) lo spettacolo teatrale.
Questi i titoli dei corti proiettati:
• "Ossessione/Macbeth", regia di Domiziano Cristopharo.
• "Bloody River", regia di Eleonora Cavallo.
• "Pura Catarsi", regia di Riccardo Pasquarella.
• "Being William Shakespeare", regia di Tiziana Martini, Valeria Colasanti, Alessandra Notaro.
• "Stratford Upon Avon", regia di Stefano Carderi, Matteo Marcelli.
• "Chi fa Otello?", regia di David Fratini.
• "Dreamin' Shakespeare", regia di Andrea Martelli.
• "Una libbra di carne", regia di Anthony Piemontese.
• "Romeo e Giulietta in San Lorenzo", regia di Piero Grant, Aurelio Cicalese.
• "Io odio Shakespeare", regia di Anna Mila Stella.
• "Operazione Sheakespeare", regia di Maria Stella Taccone.
• "PsickoShakespeare", regia di Andrea Baroni.
• "Angelo e Isabella", regia di Marcello Caroselli e messa in scena di Paolo Asso.
• "Il Latte della bontà umana - The milk of human kindness", regia di Marzia Dal Fabbro.
• "W", regia di Francesca Draghetti.
• "Fatti della stessa sostanza di Shakespeare", regia di Giuseppe Costantino, Niccolo Mazza de Piccioli.
• "Una libbra di carne", regia di Anthony Piemontese.
• "Ammazziamo tutti gli Avvocati", regia di Aldo Iuliano.
• "Ultime notizie (Sogno di una notte...)", regia di Alessandro Maresca.
• "Urban Shakespeare", regia di Antonio La Camera.
• "W.S. 1920-1080", regia di Giulia Grandinetti, Antonio Arseni.
• "La storia di G", regia di Graziano Falzone.
• "Shakespeare ai Tempi di Facebook", regia di Emanuele Guzzardi.
• "To Be Shakespeare in a Day", regia di Ileana Zaza.
Durante lo "Shakespeare Fest" è stato presentato anche il corto di animazione "Shakespeare nostro contemporaneo“ di Claudio Pallottini e Mauro De Luca.
La novità dei prossimi giorni, però, non sta solo nelle repliche straordinarie di "Molto rumore per nulla" e nel fatto che in questo modo il cartellone, per la prima volta, arriva fino ai primi giorni di ottobre, ma anche nei nuovi orari che vedono delle pomeridiane domenicali.
Nei giorni 25-26-e 27 settembre e poi il 02-03-04 ottobre, infatti, la pièce inizierà alle ore 20:45, mentre invece le due domeniche, 28 settembre e 05 ottobre, l'orario d'inizio è fissato per le ore 18:00.
La regista Loredana Scaramella, che ha anche curato la traduzione ed adattamento del testo insieme a Mauro Santopietro, lo descrive “come una riflessione molto brillante e ludica sul tema della crisi intesa come tempo della metamorfosi, su come un ostacolo, una difficoltà, possa trasformarsi in un’occasione di crescita personale e collettiva.”
E anche come una favola illuminante sul potere della parola.
Il titolo racchiude tutti i sensi della storia e li nasconde proprio in quel “Nulla” che, dice, è “come un basso continuo contrapposto al suono di troppe parole, alla frenesia che spinge gli uomini ad amare, giocare, desiderare, combattere. Questa agitazione, che ha la sua sintesi nell’eccitazione sessuale, esplode in una casa ospitale piena di balli e di feste, d’estate, nella assolata Sicilia, un luogo che per Shakespeare certo significava esotismo e sensualità e che noi spostiamo in un Salento ideale, illuminato da quello stesso sole che esaspera i contrasti della scacchiera di corredi stesi a sbiancare, mentre dal parlato le voci prendono il volo per costruire richiami e canti che irrobustiscono il tessuto musicale già suggerito dal testo. E “nothing”, nella sua forma gergale antica, allude anche al sesso femminile, attorno al quale tanto rumore si scatena, e ci porta più vicino al tema centrale. Un gruppo di soldati torna dalla guerra ed invade lo spazio delle donne. E’ la fine della specificità dei generi: l'uomo guerriero, la donna custode del focolare.” E poi ancora: “Questo inter-regno è il tempo della parola, che si fa ponte tra due singoli mondi. E’ il maschile che cerca l'accordo col femminile”, raccontando la rottura della membrana che divide i due stati: uomo e donna, giovinezza ed età adulta, ricerca di identità e assunzione di identità.
“Dal baco alla farfalla” precisa la Scaramella.
Tra gli interpreti: Barbara Moselli, Mauro Santopietro, Lara Balbo, Fausto Cabra, Mimosa Campiorni, Diego Facciotti, Daniele Griggio, Roberto Manovani, Matteo Milani e Loredana Piedimonte.