Teatro

A Trieste il museo va in scena

A Trieste il museo va in scena

Sarà il Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez, protagonista della nuova iniziativa frutto della collaborazione fra il Comune di Trieste ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che accoglierà tre spettacoli teatrali per tutta la stagione estiva.

L'iniziativa, che ha riscontrato successo l'anno scorso con lo spettacolo A Sarajevo il 28 giugno, presentato in occasione del centenario dell'attentato, prevede ogni fine settimana tre diversi spettacoli divisi in due parti con due diversi cast. Dal 19 giugno al 18 luglio il primo spettacolo che debutterà al museo di guerra sarà appunto A Sarajevo il 28 giugno, opera tratta dall'omonimo testo di Gilberto Forti e da un'idea dello scrittore Paolo Rumiz. Una rappresentazione particolarmente suggestiva in quanto racconta il drammatico episodio dell'assassinio di Francesco Ferdinando e i due colpi di cannone che quel giorno del 1914 fecero accendere la fiamma che scatenò il Primo conflitto mondiale. A seguire, per due sere, debutterà invece L'ultimo viaggio del Baron Gautsch (24 e 25 luglio) di Pietro Spirito, giornalista e scrittore che ispirandosi ai testi originali dell'epoca contenuti anche nel suo romanzo, racconterà con l'attrice Sara Alzetta uno spaccato di storia della Grande Guerra.

Spazio anche alla danza, con la magica coreografia Ruedis_ruote di confine di Marta Bevilacqua interpretata dalla talentuosa compagnia Arearea di Udine.

“Il Museo nuovamente in veste teatrale - spiega la direttrice dei Civici Musei, Maria Masau Dan durante la conferenza stampa di presentazione - è un'esperienza culturalmente importante, di valorizzazione, iniziata anni fa con il direttore Franco Però al Revoltella e che in questa occasione ci ha permesso di lavorare insieme su temi storicamente rilevanti come la Prima Guerra Mondiale".

Anche il direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Franco Però ha presentato con grande entusiasmo la rassegna.  “Un celere mutamento, avvenuto soprattutto dal punto di vista legislativo, che ha consentito e sancito la creazione di un rapporto di collaborazione tra il teatro e gli enti esterni. Questo lavoro  dimostra che all'interno dei Musei si possono sviluppare varie forme di spettacolo, non solo da palcoscenico”.